Jojo In The Stars - Let’s Go, Let’s Rock + High School Song
A Cremona un po’ di punk rock non manca mai. Negli anni ’90 c’erano lo ska pop core dei Marysun!Nicotina e (leggi “contro”) la velocità incazzosa e strafottente dei Fruit Of The Doom; i nofxiani Domopunk (tuttora attivi come Blunitro) e i grandi Entropia, i più dotati musicalmente. A cavallo del millennio fu la volta della benedizione Endovena, hardcore bastardissimo di stampo inglese. La città era spesso terra di conquista per gruppi della provincia, su tutti i Totale Apatia.
Ormai dal 2000 a questa parte, una garanzia di continuità è data dai gruppi di Zet, che – tra cambi di formazione e di nome, scioglimenti e rifondazioni – procede a testa bassa con i tre accordi e i quattro quarti nel cuore, senza ambizioni da innovatore ma con la semplice voglia di suonare, fare un po’ di casino, bere birra tra amici e rimediare qualche pollastrella (è un fatto: Zet cucca, e cucca bene).
E allora, se la domanda è: «Perché i Jojo In The Stars?», la risposta è semplicemente: «Perché no?». Buttare giù due pezzi, di quelli col polso destro molle, la mano sinistra che viaggia sul manico della chitarra mantenendo la stessa diteggiatura e i power chords fatti con l’anulare; registrarli; ficcare il cd dentro una bustina di plastica; venderlo a prezzo stracciato; trovare un po’ di date; divertirsi.
La ricetta è dunque essenziale, come le canzoni di Let’s Go, Let’s Rock. Quattro pezzi, pochi fronzoli, produzione grossa, volume alto e via. Molto meglio della robaccia emo pop che dobbiamo sorbirci di questi tempi. Anzi, questo è punk rock, con un immutato gusto per la melodia, ma finalmente liberato dalle tendenze sentimentali che – a mio modo di vedere – addolcivano davvero troppo il precedente demo. E soprattutto, se i testi devono parlare di cazzate, l’inglese (finalmente!) li salva dalla stucchevolezza a cui l’italiano li inchiodava.
Insomma, niente male. Let’s Go, Let’s Rock, poi Punk Rock Heroes e infine Running (direi il pezzo più convincente). Nello scherzetto finale surf/punkabilly della Outro (I.C.D.S.R’N’R), il basso del nuovo innesto CJ (storico metalhead apertosi al punk in anni recenti) fila veloce sui giri del più classico stile Fifties, mentre le chitarre di Zet e Paul grattugiano che è un piacere. Ale è programmato per il tum-pa tum-tum-pa, e a quello si dedica.
Stappate quindi una lattina e fate un giro a sentire i Jojo In The Stars, che tra l’altro hanno un nuovo pezzo imbustato di fresco, l’ottima High School Song (Can’t Stop My Action!): un singolo contenente una traccia e basta. E ancora dubitate che sia punk rock?
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