Jojo In The Stars - Jojo In The Stars
È un genere di musica che ti viene voglia di ascoltare in una giornata di sole dove sei felice di avere il sorriso stampato sulle labbra, dove ti viene voglia di prendere la bicicletta e pedalare per strade sconfinate, contromano, a occhi chiusi… Con le cuffie nelle orecchie, ascoltando quelle canzoni e cantandole ad alta voce, quasi urlando… Chissà, magari inventandosi anche qualche parola per paura di perdere il ritmo. Sole in faccia, vento tra i capelli, Jojo In The Stars… Meraviglioso. Quei quattro ragazzi hanno la capacità di trasmettere allegria. I Jojo In The Stars ci tengono compagnia meno di una quindicina di minuti, con quattro canzoni… Forse poche, forse no. So solo che ci si può innamorare lo stesso di un cd. Anche la grafica della copertina è piacevole. Questo gruppo è composto da quattro ragazzi di Cremona, ogni componente dà il suo tocco magico, ognuno di loro è l’ingrediente principale… Chitarra, voce, basso, batteria… Ogni pezzettino del puzzle coincide alla perfezione… Come è giusto che sia.
Fotografia. Il pezzo comincia con un assolo di chitarra e batteria… Poi Zet comincia a cantare… Una strofa quasi severa, con voce trascinata e poi un ritornello quasi nostalgico… «E il mondo rotola / Rotola / Vomita»… Si ostina a cantare, con una chitarra adesso più morbida e una batteria comunque ostinata.
Che Fa Come Te. Ora nessun assolo di chitarra. La voce di Zet non vuole attendere e comincia subito, immediatamente accompagnata da basso, chitarra e batteria… Le parole non vengono scandite con cura, il ritmo è molto lento… Anche in questo caso, il ritornello è molto più melodico rispetto alla strofa, che si riferisce a qualcosa o a qualcuno… «E il mare d’inverno ha un suono stupendo che fa come te», canta…
Anyone Like Me. Zet abbandona la voce… Ora è il Gando che canta. Il pezzo è rigorosamente in inglese, pronunciato fin troppo bene… Il ritornello melodico è sottolineato da un’altra voce in sottofondo… Diversissima da quella del cantante principale. Verso la fine abbiamo un assolo di chitarra e batteria con la voce metallica del Gando che spezza l’assolo. E infine una sfumatura quasi isterica del cantante.
I Don’t Believe You. Anche l’ultimo brano è in inglese… Ed è di nuovo il Gando che dà un tocco estremamente melodico alla canzone. In questo pezzo, il gruppo raggiunge una sfumatura emo… Il brano è meno aggressivo dei precedenti, nella voce, nelle parole, nella base… «I don’t need something to talk about», grida…
Commenta