Musica

Ultra Gonzo Grind Mattanza

Brutal Truth + Cripple Bastards – Live @ C.S.A. Dordoni, 07/09/2008

Essere un fottuto gonzo journalist significa non accontentarsi di raccontare cosa è successo. Il compito di un reporter fintamente strafatto come me è quello di calarvi nell’atmosfera di un concerto, di farvi vivere l’evento come se ci foste stati, oppure di farvelo assaggiare da un altro punto di vista, se eravate presenti.
Al C.S.A. Dordoni, domenica 7 settembre, si è verificata l’ennesima mattanza dei tonni grindcore, l’ennesimo scempio di concetti quali “senso della misura” e “cognizione”: i padroni di casa Cripple Bastards hanno aperto per le leggende newyorkesi Brutal Truth, davanti alla consueta mandria di fusi di testa (io in primis, sia chiaro) assetati di velocità senza senso e violenza ingiustificata.
Parto proprio dal pubblico. Sarà una mia impressione, ma ai concerti dei Cripple – volendo semplificare – ci sono sempre meno punk e sempre più metalheads. Poche creste, molte chiome fluenti, soprattutto nelle prime file. È in me vivido il ricordo di un concerto durante il quale, a tratti, non fu possibile pogare, perché il fronte palco era monopolizzato da due punkabbestia che cantavano e si picchiavano di brutto. A ’sto giro, invece, c’è stato del sano mosh pit massiccio e incazzato, con contorno di stage diving senza sosta e ciliegina di sfracellamenti e conseguenze fisiche tragicomiche.
In veste di spettatori non mancano, naturalmente, musicisti estremi di vario genere: ecco dunque le rappresentanze ufficiali di Makaber Antrieb, Canchers, Tundra e Viscera///. Menzione speciale doverosa per Lan dei Morkobot, definito da Unanota «il McA di Lodi» (diciamo che sono io il Lan di Cremona, dai), che non si perde mai una data interessante nel raggio di duecento chilometri, e che mi nota senz’altro per via della mia maglietta dei Losfuocos, suoi concittadini. Cito anche la sua splendida t-shirt: verde elettrico, con segnale tipo “Uscita di sicurezza”, l’omino che corre nella direzione della freccia. Ma la freccia punta dritto verso una bara. C’è poi Fabio, lo Scriba Infernale, heavy metal D.O.C., di quelli che sai che vedrai ai concerti seri. Davanti alla grigliata permanente (del versante cucina si occupano i ragazzi del C.S.A. Kavarna. Viva le collaborazioni!), facciamo due chiacchiere sulla Iron Maiden World Convention di una settimana prima a Crema, poi le danze hanno inizio.
Rispetto a quanto indicato in locandina, mancano – per motivi a me ignoti – i romani Sudden Death: ai Cripple tocca suonare per primi, senza un gruppo che abbia già scaldato un po’ il pubblico (chissà da quanto non accadeva). Ma il problema non sussiste, perché all’attacco di Being Ripped Off siamo già tutti accalcati sotto Giulio The Bastard a sbraitare «I love to hate / I hate your love / And I can’t feel affection for people like you». Nei primi momenti c’è uno scollamento abbastanza evidente tra chi è lì per osservare la tempesta sul palco da una posizione di relativa tranquillità, e chi invece ha deliberatamente scelto di farsi del male. Io rispondo all’appello tra questi ultimi, i ragazzacci, di cui si erge a leader incontrastato un furioso pazzoide dalle basette a boomerang: un caterpillar di bestemmie che si tuffa in continuazione sulle nostre teste, canta e poga come un indemoniato e, con la sua carica energetica, fa palesemente divertire anche Giulio. A fine concerto, gentilissimo e sorridente, si scuserà con me e un altro tizio per averci usati come piste d’atterraggio, raccontandoci di un recente concerto degli Adolescents nel quale aveva fatto involontariamente male a una ragazza. «È la legge del pit», lo consolo, discolpandolo.

I Cripple Bastards. Be’, che scrivere dei Cripple Bastards che non risulti già scritto? Un gruppo pauroso, pazzesco. Un amalgama perfetto di quattro elementi da cui scaturisce il massimo della negatività sonora concepibile, una grind band che pare ogni giorno rafforzarsi. Già queste caratteristiche basterebbero a fissare nella memoria le loro performance. Alcuni eventi recenti, inoltre, hanno reso le ultime date a maggior ragione significative: il concerto del 13 ottobre 2007 segnava la pubblicazione del dvd Blackmails And Assholism; il 17 maggio di quest’anno si festeggiava il ventesimo anniversario della nascita del gruppo; questa data settembrina ha dato la possibilità di acquistare in anteprima (in cd o vinile) il nuovo album, Variante Alla Morte, la cui uscita ufficiale è prevista per il 13 ottobre. Il numero 13, il 13 ottobre, il venerdì 13 ritornano sempre nel percorso dei Cripple, dalla nascita di Giulio all’uscita del famigerato capolavoro Misantropo A Senso Unico, fino a una fantastica data piacentina Cripple Bastards + Entropia (la mia unica bastardata non cremonese), venerdì 13 febbraio 2004, con la locandina a richiamare ovviamente il celebre filmone horror. Com’è logico, del nuovo disco vengono proposti diversi brani, da Karma Del Riscatto a Insofferenza, ma – com’è altrettanto logico – sono i cavalli di battaglia a incendiare gli animi. Su tutti, per me, le storiche Images Of War / Images Of Pain e Prospettive Limitate. La listella di ferro che corre lungo lo spigolo del palco mi si conficca nello stomaco mentre resisto alle onde umane su Il Sentimento Non È Amore, ma qualche bella dose di headbangin’ vecchio stile durante gli stacchi più lenti (come l’apertura di 1974) non me la leva nessuno. È sempre un piacere beccarsi da un centimetro di distanza il riffing di ispirazione thrash metal di Der Kommissar (in un’occasione rischio di impattare con la testa contro la paletta della sua chitarra).

Il pogo esplode su Polizia, Una Razza Da Estinguere: «Per quello che valgono le vostre azioni / Cicatrici sul cranio – ossa spezzate / Non posso contare sulla vostra “difesa” / Perché solo violenza è ciò che create». I Hate Her è già storia, ma il massimo del caos si scatena con l’inno Italia Di Merda (invito alla lettura: andate a pescarvi il testo della canzone!). Schintu The Wretched fa andare le dita sul basso a velocità folle, violentandone le corde fin quasi a generare scintille, mentre il carro armato Al Mazzotti percuote tamburi e piatti come per sfondare la propria batteria. Alla fine di Misantropo, Giulio ringrazia tutti di cuore. Nel corso degli anni, la sua attitudine mi sembra a mano a mano leggermente più aperta verso (e non solo versus) il pubblico. Da sotto il palco rimangono il gusto dello scontro, il fatto di urlargli in faccia o di sfidare il suo sguardo. Dal palco, Giulio porta questa tensione al parossismo, concedendosi però – in fugaci momenti e niente più – un sorriso divertito o un ringraziamento. Inevitabilmente ciò crea un’empatia generale (pur malsana, morbosa ecc.) che a me piace molto. Anche le reiterate invasioni di palco, con i fan a condividere a turno il microfono cercando di strapparglielo dalle mani, sembrano accolte, non più tollerate. Fa cessare le ostilità uno dei più grandi pezzi dei Cripple, Stimmung, durante il quale si respira sempre un clima di unità hardcore vecchio stampo: sarà il testo, nel quale in tanti si ritrovano, sarà quel «world» che diventa quasi un coro da stadio. Come al solito, il concerto è volato. Chiediamo inutilmente un bis, Al Mazzotti sta già battendo il cinque ai superfan in adorazione.

«We are Brutal Truth, and this is grindcore!». Così esordisce Kevin Sharp, scalzo stregone grind di notevole corporatura, cappellaccio di paglia spiegazzato, barba voluminosa e maglietta anonima a celare la panza, decorata da un gigantesco tatuaggio a stella. Mea culpa, non conosco la produzione dei Brutal Truth, pionieri del grind americano. Ma anche il loro concerto, pur apprezzato a distanza, mi rende entusiasta. Suonano benissimo, tengono il palco alla grande, si divertono e fanno divertire noi. Il bassista Dan Lilker (uno che ha fondato gli Anthrax, tanto per intenderci) è l’anima hippy del gruppo: agita i lunghissimi riccioli, lancia proclami fricchettoni come «Peace, love and marijuana!» (Sharp lo segue nel gioco, dicendo di desiderare un abbraccio, che poco dopo riceverà da un fan salito sul palco), manda bacini. Quando si tratta di suonare, però, non scherza più e va come un treno, come del resto il chitarrista Brent “Gurn” McCarty e il batterista Rich Hoak, che sembra volersi superare in velocità anche quando la cosa appare impossibile. Verso metà concerto, dal fondo della sala vedo la folla aprirsi, per permettere l’uscita del pazzo di prima (quello che faceva stage diving a manetta durante i Cripple), aiutato da qualche pronto soccorritore. All’inizio sembra un calo di pressione, ma poi lui stesso mi dirà che ha preso una testata da qualche parte, e infatti, dopo essersi ripreso, ripercorre sgomitando tutta la sala, si riporta sotto al palco e ricomincia a fare più casino di prima! Delirante ed eroico al tempo stesso! Mi dispiace di non avergli chiesto il nome, citarlo sarebbe stato il minimo.
A concerto finito, mi fiondo al banchetto dei Cripple Bastards e compro il cd di Variante Alla Morte. Esco a prendere un po’ d’aria fresca, chiacchiero. Apro la custodia, tolgo il cd. La fotografia interna del gruppo è recente, di certo non l’ho mai vista, ma è come se l’avessi già vista. Perché mi fa questo effetto? Un’intuizione. Black Sabbath. Paranoid. C’è lì Der Kommissar, gli chiedo conferma. Sì, ci ho visto giusto. È una fotografia/citazione! Mi dice che sono il primo ad averla colta. Sarò nerd, sarò autocelebrativo, ma ne so a pacchi!

Mi ricatapulto all’interno, sulle ali dell’entusiasmo. Devo beccare Giulio e farmi autografare il cd per regalarlo a mio fratello Ago, ipermaniaco dei Cripple e assente a questo concerto perché in vacanza. Non c’è, dov’è? Alla fine riappare al banchetto della sua distro. Lo placco. Lui, disponibilissimo, mi scrive la dedica nell’angolo della copertina/poster. È fatta! Cosa chiedere di più alla serata? Semplice, una partita leggendaria a fubalino. Ash e io riusciamo nell’impresa titanica di battere 10 a 9 Giampi e Poppo, a furia di fucilate vincenti del mio portiere e con un finale tutto di Ash: due gol da attaccante implacabile ed essenziale che, a partire dal 9 a 8 per gli avversari, ci consentono di vincere. Il fatto che poi loro ci schiantino nella rivincita e nella bella è trascurabile.
This is grindcore!

Fotografie di Cisi Paolo Sante
Fotografie di Mikrusmega

Riguardo l' autore

McA

Si registra sul Forum di Cremonapalloza in data 01/02/03 senza farlo apposta e senza sapere che quel momento costituirà davvero un nuovo «Via!» della sua vita.
Nel 2006 è tra i fondatori dell’Associazione Cremonapalloza, di cui ricopre da sempre il ruolo di Segretario.
Ama il cinema, il rock e la Cultura in generale.

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