Live @ Arci Festa, 30/08/2004
Lunedì 30 agosto si è chiusa la 10ª edizione dell’Arci Festa al Cascinetto. La serata conclusiva è stata in gran parte dedicata al consueto appuntamento con Rock ‘N’ Roll High School, rassegna di gruppi musicali cremonesi, in quest’occasione, peraltro, decisamente ricca, con cinque band a esibirsi.
Poco dopo le 21:00, la serata – da registrare, tra le altre cose, il probabile massimo afflusso di pubblico tra tutte le giornate dell’Arci Festa – si è aperta con l’esibizione di Eros Baldondi E I Menestrelli Dell’Amore, formazione che propone un’originale miscela di tradizione melodica, musica popolare, rock, funk, jazz e quant’altro. Un nome particolare (e divertente) per un gruppo particolare (e divertente): rimane impresso, al di là della musica, il look casual del cantante Mario Morini, che si presenta in camicia blu, pantaloni rossi e occhiali da sole, e dà l’impressione di stare facendo un favore a cantare. Validi.
I secondi a salire sul palco sono i casalaschi Guzznag, che fanno un giusto ska core e un discreto cinema, con il cantante che, appena può, abbandona la chitarra e si scatena prima sul palco e poi anche giù tra il pubblico. Non si può certo parlare di musica originale (palese, soprattutto, l’influenza Ska-P), ma il divertimento c’è.
Posizione centrale nell’ordine dei gruppi per gli Shibuya di Bazooka, con il loro punk rock decisamente più tecnico di quello che si è sentito e si sentirà nell’arco della serata, la particolarità della voce femminile (che ben si sposa ai momenti più “emo” – si può dire, no? – del concerto) e le bellissime maschere bianche e nere che, ahimé, non vengono però indossate, anzi buttate via dopo le prime canzoni.
Penultimi suonano i Deportivo L.B., con il loro crossover incazzato e pesante, che mostrano, non solo nei testi delle canzoni ma anche negli intermezzi parlati, una certa attenzione a tematiche di impegno politico e sociale. L’esibizione è molto “calda” e i ragazzi sotto il palco apprezzano.
Chiudono la serata i Punk@on (pronuncia: /panketòon/), nel punk rock delirio che omaggia i classici dagli anni ’70 (Blitzkrieg Bop obbligatoria) ai ’90 (Rancid e Nofx su tutti, con una The Brews riarrangiata).
I Punk@on lasciano le sorprese alla fine: prima, scatta la cover di Johnny dei Marysun!Nicotina, la canzone più influente sul territorio cremonese negli ultimi dieci anni. Bazooka, che era il cantante dei Nicotina, sale sul palco a cantare la seconda strofa e il ritornello.
Poi, tre amici della band, vestiti con camici da medico, si recano sul palco e prelevano il bassista Piccio e anche il basso (‽). Da segnalare il fatto che il chitarrista era molto probabilmente ubriaco e che biascicava dediche meravigliose del tipo: «Questa canzone è per la ragazza del gazebo del San Zeno!».
Non ne sono certo, perché il concerto volge al termine e me ne sto andando, ma forse c’è stato anche il brindisi finale con un arrivederci alla prossima Arci Festa. Intanto è mezzanotte e trentatré e la presenza di un’auto dei carabinieri si spiega forse con una chiamata da parte di qualcuno dei residenti della zona Cascinetto, disturbato dalla musica ad alto volume. Ma noi ce ne fottiamo, perché siamo dei ribelli, e ’fanculo il sistema!
P.S: questo pezzo è dedicato all’Odette, la mia bidella preferita di quando facevo il liceo (cioè l’High School), incontrata lì all’Arci Festa. «Cosa ci fai qui?». «Ma io abito qua dietro, e sono venuta a sentire i mée regàas!».
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