Rock’inPrimapagina

terzi

Festival-concorso per band emergenti, Ombriano (CR), 18/09/2004

Sabato 18 settembre si è svolto a Crema il festival-concorso Rock’inPrimapagina. Quattordici band rock, hard rock, metal e crossover si sono esibite nella palestra di Via Toffetti in località Ombriano. In palio, oltre a buoni acquisto spendibili in negozi di strumenti musicali, la possibilità per il primo gruppo classificato di esibirsi all’Alcatraz di Milano. Anche per il secondo e terzo gruppo erano previsti premi, cioè la possibilità di suonare rispettivamente al Rolling Stone di Milano e al Transilvania di Cremona. Il settimanale di informazione cremasca inPrimapagina ha pensato di festeggiare in questo modo il suo ventesimo anno di vita e Cremonapalloza ha ricevuto l’invito a far parte, con un suo rappresentante, della giuria popolare che ha deciso l’esito del concorso. Chi vi scrive ha avuto così la possibilità di seguire da vicino un’iniziativa lodevole per intenzioni e impegno, forse meno convincente dal punto di vista del servizio reso ai gruppi coinvolti e al pubblico interessato, dal momento che una palestra non è esattamente il luogo ideale nel quale liberare i decibel sviluppati da una (anzi 14) rock band. Nonostante le pecche organizzative la manifestazione ha riscosso un buon successo, e soprattutto ha dato la possibilità a band giovani di mettersi in mostra e a gruppi più esperti di giocarsi un concerto all’Alcatraz, gruppi che altrimenti difficilmente avrebbero avuto tale possibilità.
La giornata è cominciata alle 14:30 con la presentazione e i saluti di rito. Poco dopo ecco farsi avanti i Bad Dreams, che hanno l’ingrato compito di inaugurare la manifestazione. Purtroppo devo dire che peggio non si poteva cominciare; al termine dello stupro di Smoke On The Water e Other Side si può solo essere preoccupati per le lunghe ore che ci separano dal ritorno a casa. In realtà i quattro ragazzi fanno del loro meglio e non avevano certo ambizioni di vincere alcunché, ma resta che alla fine risulteranno i meno preparati e originali di tutto il lotto. Già con gli Hysteria (rock) si nota un miglioramento, ancora cover (Good Times Bad Times e Rock And Roll dei Led Zeppelin), ma eseguite con ben altra perizia e convinzione. Ma dopo aver ascoltato i Phaenomena (prog metal) si arriva ad ammettere che si può suonare bene anche in una palestra. I componenti di questo gruppo arrivano addirittura da Foggia con un appassionato seguito e sfoggiano un esibizione degna dei migliori Dream Theater ai quali palesemente si ispirano. Anche chi non apprezza il genere deve riconoscere che come capacità musicali qui siamo su un altro pianeta. La qualità media dei concerti viene però subito riabbassata nell’ora successiva durante la quale si esibiscono i palindromici HaddaH (over thrash metal), che hanno come unico merito di proporre pezzi inediti pur se chiaramente al seguito dei primi Metallica, e i Renny Bow: maglietta bianca con le iniziali RB e il coniglietto di Playboy. Ah, e un rock italiano piuttosto infantile (questo giudizio non è mio).
Il pomeriggio si chiude con i Morgana e gli Insane Production che definiscono entrambi la loro musica “rock onirico” (ma i Morgana sono molto meglio in tutti i sensi, ricordano i Muse) e con i Mamadama che propongono un rock commerciale che ricorda Ligabue, U2 e Bon Jovi, ma che avrebbero forse avuto una sorte migliore se non avessero suonato quando tutti avevano le orecchie disciolte.
A dir la verità prima della pausa c’è ancora tempo per ammirare l’esibizione di Riccardo Cagni, 12 anni, country kid: abbigliamento da cowboy (cappello e stivali compresi), chitarra al collo e via con qualche classico country e anche Whole Lotta Shakin’ Goin’ On di Jerry Lee Lewis. Geniale!
Quando si riprende alle 20:30 ecco i Don’t Dare (noise rock) che convincono un po’ tutti grazie a una cura dei suoni che riescono a essere apprezzabili anche in un contesto così inadatto. È ormai chiaro a tutti noi della giuria, e non solo, che se non si può dire che un gruppo sia veramente bravo o scarso, si può sicuramente affermare che gli uni sono meglio degli altri, e infatti alla fine i voti dei sette giurati (oltre al sottoscritto, tra gli altri, il cantante dei Jenny’s Joke, una giornalista di inPrimapagina, un rappresentante della Provincia di Cremona – intesa come ente locale, non come giornale – e una rock fanatica) convergeranno nell’identificare chi merita di essere premiato e chi meno.
Subito dopo salgono sul palco i Fade, i vincitori della serata. Perché hanno vinto loro? Perché suonano come se fossero a Wembley, sembrano gli Iron Maiden, hanno la maglietta personalizzata ma bella, si autopresentano fregandosene della presentatrice, ci credono un casino, il cantante ha una voce pazzesca e una presenza scenica che coinvolge chiunque. Il finale con Fear Of The Dark appare quasi scontato… Bravissimi.
Il resto della serata è un diluvio metal. Cominciano i pessimi Hiredis che rovinano Master Of Puppets e Creeping Death badando più a fare casino che ad andare a tempo, e il batterista che lancia la bacchetta in mezzo al pubblico, colpendo una signora, non brilla per intelligenza e non fa aumentare le loro possibilità di vittoria. Molto meglio i Machine Bathroom che propongono tribe metal: volti dipinti, percussioni e un water davanti al palco li rendono interessanti e simpatici, ma anche nel breve spazio della mezz’ora loro concessa riescono ad apparire ripetitivi. Ancora metal con gli Shaka, che appaiono ormai anonimi a questo punto della serata, ma riescono a fare Seek & Destroy (non l’aveva ancora fatta nessuno!) e a segnalarsi per l’assoluta mancanza di originalità. Quando ormai i giochi sembrano fatti e si sta già stilando la classifica ecco la chiusura degli Orpheus: per tutta la loro mezz’ora fanno di tutto per arrivare ultimi: massacrano Hey Joe, Whole Lotta Love, Another Brick In The Wall e suonano come se fossero ubriachi (come se fossero?); molto rock’n’roll, non c’è che dire, ma purtroppo dovranno accontentarsi del dodicesimo posto. Allo scoccare della mezzanotte arriva finalmente il momento della proclamazione dei primi tre classificati, con bei momenti di esultanza: il bassista dei Phaenomena è visibilmente commosso del secondo posto e non vuole lasciare la coppa d’argento ai compagni.

I Fade saltano la transenna, ringraziano e baciano tutti e sollevano la “valletta” insieme alla coppa. Credo sia bello per tutti vedere la soddisfazione di questi ragazzi.

La serata finisce senza la classifica finale, «ché tanto non c’è bisogno di umiliare chi è arrivato ultimo» (come dice il Presidente di giuria, il rappresentante della provincia di Cremona, l’ente locale, non il giornale).
Cremonapalloza, però, è in grado di fornirvi in anteprima (inPrimapagina li pubblicherà nell’edizione in uscita venerdì) la classifica finale di tutti i 14 gruppi.

1. Fade
2. Phaenomena
3. Don’t Dare
4. Hysteria
5. Morgana
6. Shaka
7. Machine Bathroom
8. Mamadama
9. Hiredis
10. Insane Production
11. HaddaH
12. Orpheus
13. Renny Bow
14. Bad Dreams

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