Highway To H, Bar H, Bonemerse (CR), 30/08/2008
Sono due mesi che non faccio altro che pensare a questo giorno.
Due mesi passati a figurarsi come sarebbe andato tutto e su come farlo andare al meglio.
3200 volantini, portati in giro, finiti chissà dove. Dalla Corsica alla Sardegna, sperando che nella zona tutti ormai lo sappiano già.
Ma è inevitabile.
Il venerdì vado a letto troppo tardi e troppo stanco.
Inevitabile, soprattutto quando c’è una Vespa da rimontare in tempo per la festa.
Stanco o non stanco, la mattina mi sveglio troppo presto e vedo di ultimare i preparativi.
Arrivo al Bar H che sono le dieci e mezza.
Peu è già lì che ci aspetta con una birra in mano. Penso che se le cose stanno così, se c’è davvero è Peu quello che sorride e ci guarda sorseggiando una birra, allora sta diventando un vero raduno.
Fervono i preparativi.
Ma è alle 16:00 che tutto ha inizio.
E ad ogni minuto una Vespa o una Lambretta arrivano a popolare il parcheggio.
In un’ora siamo quasi cento iscritti, quasi settanta scooter. Il Vespa Club di Biella, i Besa Boga da Reggio Emilia, i Souls da Parma, i Pregiati (una bellissima Lambretta Special Golden!), Nino Previ! Due prodi ci deliziano con una Guzzi Astore 500 e un Benelli d’epoca.
Il serpentone parte che è un piacere.
Staffetta violenta a fermare ogni auto che ci incrocia e poi a bere un bianco sul Po.
Siamo tanti, tanti sorrisi.
Ci si ritrova tra amici e si ride.
Mezz’ora insieme e poi si torna verso il Bar H.
Sopra le nostre teste un deltaplano ci fotografa. Lo so, saremo un serpente lungo e colorato sugli argini cremonesi!
Torniamo al Bar H.
Un giovane vespista buca. Niente ruota di scorta per la sua ET3. Mezzapinta di Reggio Emilia, sulla sua Lambretta Li2 con un 187 Mugello, lo porta a casa per recuperarne una, mentre io gli tiro giù la ruota.
In un attimo siamo a posto.
La festa freme già dalle sette di sera, qualcuno parte e torna a casa, non prima di aver mangiato uno spiedino come merenda.
Musica epica e il vespista volante Lorenzino ci tiene col fiato sospeso per dieci minuti buoni, durante i quali vola raso al suolo e si lascia cadere con il suo deltaplano a motore. Che spettacolo!
E poi si parte con la musica e le birre.
Arrivano gli Scooterboys Asola, un folto gruppo da San Secondo e tanti da Cremona. Onorati di avere uno degli Orsi delle Alpi, in solitaria, sulla sua Lambretta.
E poi ancora birra, spiedini, salamelle. E birra ancora.
Alle nove e mezza scattano le premiazioni.
Scooter Lady: Paola Stella, sulla sua VNB del ’59.
Macina Chilometri: Furla, da Rovereto, con 200 km.
Mad Max: Peu, perché è inarrivabile.
Massima Bolgia: Scooter Boys Asola, per aver tirato su una torre da oltre cinquanta birre in due ore e in cinque.
Scooter Club: Besa Boga Scooter Alliance, per l’amicizia e il supporto.
Miglior Scooter: Lambretta Sx 150 verde mela, bellissimo conservato, di Marco Carnio di Piacenza.
Poi vado a salvare Joao, il nostro presidente, che decide di grippare proprio stasera. Verrà successivamente rapido dalla sua propria donna e sfruttato come oggetto di piacere.
Quasi la mezzanotte, annunciamo il tanto atteso lancio della ruota di scorta.
Ho una ruota d’oro in mano, mentre prendiamo le iscrizioni.
Ci saranno più di quattrocento persone in mezzo alla strada che guardano in un’unica direzione, quella in cui lanceremo la ruota. Da là in fondo, con un tempismo perfetto, arrivano i carabinieri con un bel lampeggiante che ci illumina. Inevitabili i coretti di sdegno.
Dobbiamo abbassare la musica, rientrare, per farli andare.
Lancio della ruota rimandato.
Ma ripassano due o tre volte ancora. Fanno un posto di blocco.
I più saggi piantano una tenda per passare la notte qui.
E poi si balla ancora, con Paco di Reggio che scalda tutti quanti con una selezione eccezionale di ska e northern soul.
Iniziano i saluti e calorosi abbracci.
Sono le quattro di notte quando la musica finisce.
Le facce rimaste sono rovinate, ma decisamente soddisfatte.
Sistemiamo e vediamo di riposare un po’…
Domenica mattina diamo il buongiorno ai ragazzi che hanno campeggiato davanti al bar. Qualche giro di bianchi e siamo già a posto.
Inevitabile ringraziare tutti per il supporto che ci avete dato.
Più di cento iscritti.
Oltre ottanta Vespe e Lambrette.
Qualcosa come cinquecento persone.
Cinquecento persone dalle quattro del pomeriggio alle quattro di notte.
Oltre cinquecento litri di birra usciti dalla spina.
Sei deejay.
Spiedini e salamelle terminate drammaticamente prima del previsto.
Carabbigneri nel mentre del lancio della ruota di scorta.
Sirene e lampeggianti e verbali.
Deltaplano.
Un cazzo di deltaplano che fa la barba alle macchine di passaggio.
Fotografie aeree.
Sulle nostre teste, mentre viaggiamo nella bassa cremonese.
Per noi è stato un onore vedervi. Una vera festa.
E stamattina vedere i superstiti uscire dalle tende e ricominciare a bere, insieme a noi, è stato ancora più bello.
Grazie.
Grazie di cuore.
Grazie ai vespisti, ai lambrettisti, ai Vespa club e agli scooter club intervenuti.
Ma ancora di più grazie a tutti gli amici, amici veri, con cui condividiamo una passione che ci spacca la testa e le tasche ma che ci mette un cazzo di sorriso enorme e incomprensibile ai più sulla faccia.