Asso di quadri
Appena dietro il nostro splendido Duomo, tra quei vicoli che hanno visto camminare Stradivari e i romani prima di lui, ancora oggi si aggirano indisturbati gli ultimi eredi di un’antichissimissima stirpe di cavalieri: i cavalieri Templari. Si trovano qui da moltissimissimi secoli, da quando vennero traditi dalla Chiesa ai cui principi erano votati e per cui tante battaglie avevano combattuto. Presi dall’amaro in bocca decisero che da quel giorno in poi non avrebbero fatto altro che rinnegare gli ideali della Chiesa di Cristo e darsi alla bella vita. Disse il loro capo: «Amaro in bocca». E tutti i congregati decisero di prenderlo alla lettera ritirandosi in quel sito che è poi l’odierno Largo Boccaccino.
Ancora oggi li possiamo trovare lì, oggi che quel luogo di raduno è diventato l’Osteria dove sono moltissimi i nuovi accoliti che si battono per la causa! Certamente lo scenario è un po’ cambiato, hanno dovuto mettersi al passo coi tempi quindi non è raro vedere delle scene in stile Le ragazze del Coyote Ugly, dove barman e bargirl la fanno da padroni su una folla di clienti storditi da fiumi di birra. Durante i festeggiamenti non è raro lo scoppiare di antiche sfide medievali, dal lancio del sottobicchiere al chi litiga con più nani malefici, ché di quelli lì c’è pieno e ti fanno venire un fastidio ma si è autorizzati a prenderli in giro e non manca chi li trascina nei vicoli dietro ai Templari e li scurlisce…
Sui muri dell’Osteria sono ancora presenti e sono stati recentemente restaurati alcuni affreschi dell’epoca tardomedievale raffiguranti scene dalla vita quotidiana degli antenati degli attuali proprietari del locale nonché custodi dei segreti dell’Ordine. Potete dunque ammirare dipinte su tutte le pareti della locanda vicende quotidiane oggi forse un po’ inusuali il cui verificarsi un tempo era all’ordine del giorno: cavalieri ubriachi se la contano, il cinghiale infilzato cuoce sul falò (da notare il particolare dell’occhio vispo e della smorfia di piacere dovuta all’infilzata…), il cane fa la ca**a per strada (si dice che questa figura sia stata dipinta addirittura dal Brueghel, altri pensano che Bukowski nei magnifici Settanta si sia ubriacato proprio qui e abbia voluto lasciare una sua “firma”, altri ancora credono che l’opera sia un parto della mente del Palowski, ma chi lo può sapere…).
All’interno è presente inoltre un modernissimo collegamento satellitare grazie al quale è possibile seguire gli ultimi sviluppi delle tecnologie dei motori o in alternativa aggiornarsi a proposito della moda più all’ultimo grido. Alcuni sospettosi credono che il capo metta sempre su Fashion TV perché le modelle sono delle superbombe sexy. Stupidi! Non sanno che i Templari sono anche un luogo di studio in cui accrescere il proprio bagaglio culturale. Io credo che il capo abbia pensato: «Perché non imparare qualcosa su quell’interessantissimo mondo che è la moda “intimo e non solo”?». Viene sicuramente utile a tutti, e intanto riusciamo anche a vedere delle ragazze un po’ più alte di quelle che ci son qui che sono un po’ delle nane. Quasi tutte.
Insomma, l’antica corte dei Templari è un luogo ancora regolato da arcaiche dinamiche che vi attireranno in un vortice di genuini vizi anche contro la vostra volontà, l’importante è che vi ricordiate sempre l’antica formula latina per essere accettati dalla massa di pazzi che troverete all’interno: «’Sa béum?».
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