Dal 3 al 16 agosto 2002 in España!!!
Innanzitutto posso dire di essere un sopravvissuto, essendo qua ora a scrivere di ciò che mi è capitato nel viaggio/odissea in Spagna… In mia compagnia c’erano il mitico Forcy (proprietario della Golf e improbabile istruttore di scuola guida…), il Cresta (bassista dei Totale Apatia) ed Elisa (una fan sfegatata dei Totale Apatia).
Con grande entusiasmo si parte il sabato 3 agosto alle 17:30 e subito ci si trova a dover affrontare un grossissimo problema: sulla macchina del Forcy non si può fumare… Dopo una breve ma intensa discussione, si arriva a un accordo tacito dove le sigarette si possono accendere ma i finestrini (prossimi protagonisti della vacanza) devono stare giù… Eccoci quindi in autostrada a dover fare i conti con sigarette accese e bufere d’aria!!! Si sta per raggiungere il confine con la Francia quando si scorge un paesino salito agli onori della cronaca negli ultimi tempi: Novi Ligure! Provo a pensare se una storia del genere fosse successa nel mio paese… La gente incuriosita, i giornalisti pronti a tutto, gli investigatori… Che storia!!! Preferisco il mio paesino così com’è: inutile alla società!!!
Passati il confine, il Forcy getta per la prima volta la spugna e decide di cedere le chiavi e il volante della sua Golf a me, che di voglia di guidare non ne ho mai avuta… Mi trovo a dover affrontare delle discese pazzesche nei pressi di Ventimiglia… Il Forcy continua a ripetermi di usare pochissimo i freni… Un cartello comanda: usare il freno a motore!!! Io a questo punto obbedisco! Mi trovo su splendide ed enormi autostrade dove macchine dalle grandi potenzialità sfrecciano da tutte le parti e noi quattro umili ragazzi di paese ci sentiamo un po’ a disagio… Ancor più a disagio ci si trova quando in un Autogrill della Francia si beve il primo caffè straniero per non addormentarsi alla guida: l’effetto è contrario e il caffè è acqua! Ci addormentiamo per un’oretta in macchina e al risveglio c’è una sorpresa: il Cresta alla guida! È lui il guidatore scelto per le ore notturne! Ed è qui che il Forcy accuserà i primi sintomi della sua malattia: invecchiamento precoce e assoluto bisogno di dormire almeno 20 ore al giorno!!! Io ed Elisa ci addormentiamo sui sedili posteriori… Il Forcy promette di stare sveglio accanto al Cresta… Al mio risveglio uno squallido spettacolo mi blocca la digestione: il Forcy giace sul sedile anteriore con la bocca spalancata e con uno strano affaticamento all’apparato respiratorio… Sembra sia in punto di morte ma invece è nel mondo dei sogni: d’ora in poi a lui della sua macchina non fregherà più un cazzo! Si preoccuperà solo di non perdere neppure cinque minuti di sonno…
Che bello vedere nascere il sole… Che belle le prime luci dell’alba: siamo in Spagna! Ce ne accorgiamo dal fatto che tutte le automobili sono ammaccate se non semidistrutte!!! Inoltre, ci troviamo anche a dover affrontare il famoso discorso dei fari sempre accesi in autostrada: ma vale solo in Italia? A quanto pare sì, visto che molti automobilisti ci segnalano di spegnere i fari: grazie! Ne prendiamo atto.
Il Forcy decide di portarci a Barcellona: 30 minuti di macchina e si sbaglia strada!!! Il Forcy è nel panico e mi cede la guida mentre il Cresta ed Elisa dietro tentano di riposare… Eccomi di nuovo alla guida: in Spagna mi sento più a mio agio: non ci sono regole!!! Tutti ti sorpassano dove e quando vogliono e tutti non accendono i fari e tutti non indossano le cinture di sicurezza e tutti ti tagliano la strada… Tutta questa situazione mi gasa alla grande e inizio a pigiare il piede sull’acceleratore… Barcellona viene fatta fuori e neppure ce ne accorgiamo… Sosta in Autogrill: pranzo! Io personalmente inizio a preoccuparmi della mia sopravvivenza, visto che di mio gradimento in questo Autogrill non c’è un bel niente… Per fortuna ho un metodo infallibile per far sì che la mia pancia non protesti: Coca-Cola in grandi quantità e patatine fritte (che per mia fortuna sono un piatto internazionale)… Mi sento pieno! Sta al Cresta guidare sotto il sole muy caldo dell’España… Tutto sembra filar liscio quando, tutto a un tratto, ci si trova nel bel mezzo di un paesino chiamato Valencia!!! Milano a confronto è una cittadina senza traffico!!! Ci accorgiamo di aver commesso un errore irreparabile… Fortunatamente incontriamo tre anzianotti, probabilmente ubriachi, che ci dicono di seguirli e ci porteranno sulla retta via in direzione di Albacete… Dopo aver attraversato tutta la città in uno dei momenti di punta del traffico, i tre ubriachi ci salutano e da lì per noi inizia l’odissea: si passa tutto il pomeriggio sotto un sole spaccapietre chiusi in macchina… Ci ritroviamo per 200 chilometri nel deserto!!! Incontriamo i cactus, le eliche a vento generatrici di energia, qualche baita sperduta e migliaia e migliaia di ettari di terreno… Enormi distese d’erba e sabbia mai viste prima d’ora… Il fatto è che, più si va avanti, più la strada fa schifo: velocità massima: 80 chilometri orari… La strada è un continuo saliscendi pieno di curve… Stiamo per morire disidratati quando incontriamo una specie di bar che mi ricorda i saloon nei film western: decidiamo di entrare e di sentire Daniel, sperando che ci indichi la retta via… Dentro quel bar c’è subito una bella atmosfera: in tv concerto live degli Iron Maiden… Il proprietario del locale sembra gradire… Noi pure! Beviamo la prima cerveza spagnola e poi decidiamo di ripartire: il Forcy alla guida… Dopo dieci minuti siamo praticamente ancora nello stesso punto… Non arriveremo mai!!! Dopo non so quanto tempo incontriamo Albacete e la strada si fa mooolto migliore!!! Decido di rubare la guida al Forcy… Tutti sembrano d’accordo! Siamo in autovia (quella che qua è tangenziale) e siamo tutti contenti: pensavamo davvero di non riuscire più a uscire dal deserto ispanico, anche perché una persona a caso (il Forcy) si era portata con sé la cartina meno dettagliata reperibile in Internet: c’erano solo le grandi città e per noi persi in mezzo al deserto non era certo di grande aiuto… Conduco i ragazzi a Siviglia… Lì manca poco, siamo vicini!!!! Sono circa le 22 della domenica sera!!! Si sprecano le telefonate a Daniel (che nel frattempo lavora 12 ore al giorno come cuoco)… Dobbiamo seguire per Jerez de la Frontera e per Cadice… Daniel abita a Chipiona. È mezzanotte quando si entra a Chipiona! Trenta ore di macchina e il culo ci scoppia, ma la felicità di avercela fatta e l’emozione di rincontrare Daniel ci tengono l’adrenalina a un buon livello… Daniel ci dice che smetterà di lavorare alle due e ci dice di cercare un distributore di benzina dove arriveranno a prenderci Ivan “Wolfskin” dei The Sicks e la sua ragazza Fabiana (loro erano a casa di Daniel già da una settimana)… Passano pochi minuti ed ecco che arriva la Polo di Daniel con botte un po’ dappertutto, tipiche delle autovetture spagnole… Scendono ad accoglierci Ivan, Fabiana, Veronica (la ragazza di Daniel) e Luis (un amico di Daniel)… Subito ci offrono da bere quella che diverrà la bevanda più gettonata dei primi giorni: una specie di cocktail molto dolce e da bere in bicchierini minuscoli chiamata piruleta… Dopo tre giorni a berne in enormi quantità si capisce che non riuscirà mai a dare l’effetto sperato e allora si passerà a tequila e Coca e rum…
Stanchi morti seguiamo Ivan e gli altri che al posto di portarci a casa di Daniel ci portano al Koyote (www.elkoyote.com)…
È un piccolo pub dove si può ascoltare musica per le nostre orecchie… Infatti dopo pochi minuti ecco il cd dei The Sicks… È troppo bello questo posto… Leggo il nome di un cocktail: si chiama Ska-P!!! Subito facciamo amicizia con Pepe e Aurora, rispettivamente proprietario e cameriera del locale…
Tutti aspettiamo Daniel: è un anno che non lo vediamo… Ecco che arriva: è magrissimo!!! Sono momenti di commozione… Lo abbracciamo, lui ride. Abbiamo ritrovato un compagno e amico e lo abbiamo ritrovato nella sua terra, nel suo ambiente, con i suoi amici e le sue abitudini: mentalmente si scopre subito che sta bene benché lavori 12 ore al giorno… Dovrebbe solo mangiare qualche biscotto in più! Si decide di andare a casa sua e di Veronica… Lo seguiamo… Si esce da Chipiona e la strada non ha neppure un lampione; si passa davanti al campeggio dove Daniel ha lavorato come guardiano l’estate scorsa… Dopo tre-quattro chilometri si entra in un vicolo non asfaltato, si scorgono piccole case in costruzione e poi ecco Jamy e Tanai… I due cani di Daniel! Siamo a casa sua: è troppo bella!
Sono tipo modellini di case… Il tetto è piatto e la casa è ribassata di 50 centimetri dal terreno: infatti, si entra dalla porta, due gradini e poi la stanza con due divani, il camino, un tavolo, le chitarre, i poster, una piccola tv, un lampadario strano, disegni di Daniel, tappeti… È praticamente qui dove passeremo il maggior tempo delle nostre vacanze: è un’oasi di tranquillità, ve lo giuro!!! Sulla sinistra c’è una piccola cucina con fornelli, forno a microonde, lavandino e frigo; in parte un bagno con doccia/vasca e lavandino. L’altra stanza è invece la camera da letto di Daniel e Veronica… Due armadi, le pareti colorate d’azzurro cielo con una linea verde in mezzo: tutto molto grezzo, ma bello. Si capisce già che tutti e sei in una stanza con due divani non ci si sta… Daniel consiglia a chi ha i sacchi a pelo di dormire sul tetto: Cresta e Forcy faranno i primi tre-quattro giorni lì… Il Forcy era obbligatorio metterlo sul tetto perché giù non avrebbe mai fatto dormire nessuno… Per via dei suoi rumori e movimenti strani notturni!!! E così ecco che io, Elisa, Ivan e Fabiana ci sistemiamo sui due materassini presenti! Siamo tutti contenti e soprattutto stanchi: ci addormentiamo subito! Arriva la “mattina” (due del pomeriggio) e inizia da qua la vacanza vera: qui gli orari sono esageratamente di nostro gradimento… Qua la gente mangia alle tre del pomeriggio e cena alle dieci di sera; sono i miei ritmi e tempistiche preferite anche in Italia! I negozi sono aperti fino alle due e mezza del pomeriggio per poi riaprire verso le 18. Ivan e Fabiana ci preparano una bella pasta al pomodoro (tipico piatto spagnolo!!!), che comunque sarà di nostro gradimento; la pasta diventerà, assieme al pane e prosciutto e fontina, il nostro consueto piatto…; dopo aver mangiato, lascio spreparare e lavare i piatti ad altra gente. È l’ora di andare a vedere l’Oceano da vicino… Ho voglia di fare un bagno!!! La casa di Daniel dista circa due chilometri dalla spiaggia; prendiamo la macchina e ci rendiamo conto di quanto sia ribassata: a ogni buca si rischia di perdere la coppa dell’olio!!! Ecco il Bar Prospin e la playa… È una enorme distesa di sabbia affollata ma non troppo: dopo una piccola ricerca ci troviamo la nostra postazione: siamo dei veri tipi da spiaggia pronti all’abbronzatura… Qui le spiagge sono libere e di spazio ce n’è a volontà. Dopo soli cinque minuti sotto il sole, che comunque non ha mai infastidito più di tanto, essendoci sempre su un forte vento, io, Cresta, Forcy e Ivan decidiamo di affrontare il mare… Che non è semplice mare: è l’Oceano!!! Per sentito dire, l’Oceano dovrebbe essere mooolto freddo… All’inizio lo sembra, ma poi nessuno ci fa più caso: ci tuffiamo, nuotiamo e facciamo bere il Forcy… Quest’ultimo si era accanito nei miei confronti e, dopo vari tentativi di farmi bere l’acqua salatissima dell’Oceano, lo vedo che mi affronta con sguardo maligno ma a bocca spalancata… Io cosa faccio? Quando mi sta per afferrare raccolgo con le mani una buona quantità d’acqua salata e gliela infilo direttamente in bocca, senza neppure farlo andare sott’acqua… Lui ride, piange, sta male… Quasi vomita!!! La vacanza è proprio iniziata… Dopo il primo bel bagnetto ecco la razione quotidiana di sole… Daniel passerà dalla spiaggia a trovarci; per lui la spiaggia e il mare sono come da noi la pioggia e la nebbia: una cosa normale; infatti alla nostra esaltazione per la spiaggia e il mare e la vacanza iniziata si contrappongono la stanchezza, la normalità e la vita lavorativa di Daniel che comunque, si vede, è strafelice di vederci.
Verso le otto decidiamo di risalire, anche perché a quell’ora in spiaggia fa abbastanza freschino; arrivati a casa ci troviamo a dover affrontare il problema doccia: chi inizia… Chi dopo me… Elisa quando? Qui inizia a farsi pesante il confronto tra Elisa e il Forcy… Da qui inizieranno una guerra fredda che durerà per tutte le vacanze… Sono incredibili: non passano cinque minuti che i due continuano a beccarsi e a farsi battute anche pesanti a vicenda… La cosa un po’ inizia anche a divertirci! Arriva il mio turno e farmi una doccia mi rigenera sicuro; l’unico problema è livellare l’acqua calda a quella fredda…dopo aver rischiato di ustionarmi trovo l’equilibrio adatto al mio corpo! È fatta!!! Quando esco dalla doccia tempo cinque minuti e già sento qualcuno lamentarsi: ci sono peli nella vasca! Dicono che sono i miei e allora mi accorgo che non sono più a casa mia e che c’è gente con la quale dovrò condividere praticamente tutto; dopo una cena a base di prosciutto, fontina e pane e birra si guarda l’orologio: 23:30… È l’ora di uscire!
Torniamo al Koyote e io porto con me il cd dei Totale Apatia, Cavie; arriva Pepe e gli regalo il cd… Lui offre tequila a me e a Ivan… Mentre la beviamo inizia Scambio D’Energia… Suona benissimo!!! Sarà forse per il momento, per la Spagna, per il locale piccolo e pieno di gente ma sentire il nostro cd lì è veramente fantastico… Poi ti guardi in giro e nessuno sa chi è quel gruppo… Prendo subito una cerveza e nel berla inizia Gelosia Song… C’è un tizio con la maglietta degli Ska-P che va dietro con i piedi alla batteria… Inizio a pensare che sia ubriaco… Ma mentre penso ciò mi accorgo che ubriaco lo sto diventando io… Quindi è meglio prendere un’altra cerveza!!! Ci spostiamo con la nostra bevanda preferita all’esterno del locale dove c’è una piccola piazzetta con un chiosco dove si vendono soprattutto sigarette e cartine. Questa è la sera dei chupiti… Quanti bicchierini contenenti questa bevanda dolce e zuccherata abbiamo bevuto è impossibile ricordarselo! La cosa che ci ha colpito è stato il Forcy; a un certo punto è rientrato al Koyote e ha iniziato un discorso con la bella Aurora… Io che passavo di lì per andare a pisciare mi sono soffermato per ascoltare un attimo… Non credevo alle mie orecchie: il Forcy parlava uno spagnolo inventato che però in quel momento mi sembrava spagnolo perfetto… In più vedevo che Aurora rideva in continuazione e lì mi sono detto: dovrei imparare anche io lo spagnolo!!! Finito di pisciare esco e rivedo ancora la stessa scena! Prendo una cerveza e ritorno nella piazzetta… Dopo trenta minuti arriva il Forcy tutto contento… Gli chiedo cosa cazzo abbia mai raccontato ad Aurora… Lui mi guarda, ride e dice: «Non lo so!!!». Lì la serata inizia a degenerare con i modi e le tempistiche abitudinarie dell’España, che è lecito immaginare quali siano… Questa è anche la sera dove insieme a noi c’era Luis; Luis a quanto pare aveva una mezza cotta per il Cresta e ’sta cosa ha interessato un po’ tutti… Faceva il parrucchiere ed era un ragazzo molto simpatico, almeno a mio parere. Verso le due è arrivato Daniel e abbiamo deciso poco dopo di andare a casa con lui… Alla fine questo era il momento della giornata dove lui poteva restare un po’ insieme a noi… Ecco quindi che si iniziano a ricordare vecchie storie italiane… E tra un bicchiere di birra e l’altro arriva l’ora del sonno: Daniel ci chiede il silenzio ma prima un ultimo sforzo… Io sono il volontario che si occuperà per sempre di aiutare il Forcy a salire sul tetto! È difficile… Tiro, tiro di più… Ecco, ce l’ho fatta! Il Forcy terrà anche questa notte compagnia al Cresta sul tetto della casa di Daniel… Torno giù. Prima di mettermi sul divano mi accorgo che la gamba mi sanguina… Il Forcy ha lasciato il segno! Per farmi guarire il più in fretta possibile, Fabiana prende l’alcool e me lo spruzza a grandi dosi sulla ferita… Attimi di combustione veramente fastidiosi!!! Mi tolgo la cintura borchiata e spengo la luce: un’altra notte sta per volar via…
Il giorno dopo il risveglio è veramente divertente: si sentono delle urla… Fuori da casa di Daniel c’è qualcuno che cerca un certo Sergio… È il Forcy che si affaccia alla porta; dopo aver messo a fuoco chi gridava, il Forcy si rivolge a noi e dice: «Ci sono due tipi vestiti di grigio lì di fuori…»; Ivan incuriosito decide di uscire e al suo rientro scopriamo che i due tipi vestiti di grigio erano due sbirri!!! La Guardia Civil cercava Sergio, che poi abbiamo scoperto essere il losco figuro che ha dato in affitto a Daniel la casetta…
Come ogni giorno si ripeterà lo stesso copione ovvero: sveglia alle due di pomeriggio; pranzo alle tre; rilassamento e ubriacatura fino alle 17; spiaggia e mare fino alle 20; doccia; cena verso le 23… Durante questa giornata però c’è un nuovo incontro: la sorella di Daniel e il suo ragazzo Meghi (così si pronuncia). Arrivano verso le 16 mentre noi tutti stiamo semicollassati sui divani dentro casa ad ascoltare lo stereo… Meghi mi colpisce subito per la sua bassa statura e la testa un po’ troppo grossa… Boh… Me lo vedo sproporzionato ma forse è solo una mia impressione dovuta alle mie condizioni psicofisiche… Inoltre parla uno spagnolo strano, tipico dell’Andalucía, ed è per questo che con lui non riusciremo quasi mai a dialogare. Meghi diventerà anche il personaggio preferito dal Forcy nei suoi momenti poco lucidi; a tal proposito mi viene in mente di una sera dove Meghi e la sorella di Daniel (che non ricordo mai come si chiami…) sono venuti a trovarci nella piazzetta di fronte al Koyote, nell’angolo di marciapiede ormai diventato di nostra proprietà. A serata appena iniziata (ovvero verso mezzanotte!) il Forcy già non si reggeva più in piedi e allora eccolo sedersi a fianco di Meghi… Quest’ultimo sembra capire ma non del tutto le condizioni del Forcy, che a sua volta inizia a fargli delle domande in spagnolo inventato… Ecco che Meghi diventa il nuovo vocabolario spagnolo del Forcy che continua a mettergli le mani addosso nel tentativo di ringraziarlo; è qui che esce fuori il discorso di Pamplona!!! Meghi, da quanto ci è stato raccontato, è un contadino della zona che non ha mai viaggiato e non si è mai allontanato dall’Andalucía. Il Forcy inizia con una domanda che più stupida non si può: chiede a Meghi: «Come se dize coche a Pamplona?»… In pratica coche è la macchina e Forcy chiede a Meghi come si dice macchina in un’altra città della Spagna e specificatamente a Pamplona… A parte il fatto che Meghi Pamplona non l’ha mai vista, e poi perché proprio a Pamplona?!? Sarebbe come chiedere a un italiano se macchina si dice macchina sia a Milano che a Napoli… Per venti minuti il Forcy tira matto Meghi chiedendogli come si dice a Pamplona qualsiasi cosa che gli venga in mente e poi a un certo punto si zittisce e diventa molto serio… Tutti noi guardiamo le sue mosse; lui sembra perplesso… A un certo punto si alza, ci guarda ed esclama convintissimo: «Ragazzi, non sto scherzando, ma qua la piazza pende da una parte…»; tutti scoppiamo a ridere, e anche Meghi, che pendere da una parte a Pamplona non sa come si dice, scoppia a ridere… È inutile, qualsiasi cosa si dica in giro sul Forcy nulla può togliere al fatto che sia un personaggio muy muy divertente!!! Finalmente poi, sempre nella piazzetta di fronte al Koyote, conosciamo personaggi interessanti con l’aiuto di Ivan… Quest’ultimo ci aveva già parlato di aver conosciuto dei ragazzi che suonavano… Quella sera li abbiamo conosciuti, soprattutto Toto (il chitarrista) e Lolo (il batterista): il loro gruppo si chiama 8th Of September e fanno un crossover a tratti melodico, a tratti molto duro… Fanno pure una cover dei Refused, un grande gruppo…
Parlare con loro mi risulta un po’ più facile, forse anche perché il linguaggio della musica è universale! (Questa è una grande frase e deve essere messa sulla mia tomba, se mai ne avrò una…). Toto è un personaggio e anche se non sempre riusciamo a capirlo ci fa sempre comunque ridere… In ogni foto lo vedrete con la testa rivolta verso l’alto e con le mani che fanno le corna… Con loro restiamo d’accordo che al fine settimana saremmo andati a sentirli far le prove; Ivan ci era già andato e ci aveva raccontato della loro bravura… I ragazzi suonavano da pochissimo assieme e la loro sala prove era il Maquee… Un ex-locale in disuso. Loro lo stavano ristrutturando e l’idea era di aprire lì una specie di centro sociale. Bravi! Bella idea!
Nel frattempo Daniel lavorava costantemente tutti i giorni della settimana e noi alla fin dei conti non ci facevamo neppure troppo caso essendo sempre così felici e spensierati per la nuova avventura che stavamo affrontando… Lui però ci sembrava già stufo… Ci aveva raccontato che i suoi capi (o cape, non si sa bene…) gli avevano già rotto le palle in un paio di occasioni e non sapeva se avrebbe rispettato il contratto di lavoro. Per arrivare al bar ristorante dove lavorava bisognava parcheggiare la macchina almeno a cinquecento metri di distanza e camminare nei vicoli del centro sempre affollatissimi di gente… Era in realtà un’unica lunga via piena di negozi! Sembrava quasi di essere a Rimini, anche se fortunatamente non ci eravamo… Qua era tutto molto meglio e soprattutto di italiani in giro non ce n’erano proprio!!! Una volta arrivati… L’orologio segnava già le 20:05 e, dopo aver bevuto un caffè insieme a Daniel, alle 20:15 è entrato/a il suo capo/a…
Alla fine era un transessuale che nei giorni successivi avrebbe anche dimostrato il suo apprezzamento nei confronti di Ivan dicendogli che ispirava voglia di far sesso…
La sera eravamo tutti d’accordo che saremmo andati a mangiare la prima pizza spagnola… Io ero troppo curioso!!! Ci saremmo andati io, Cresta, Elisa, Fabiana e Ivan e avremmo dovuto finalmente incontrare là degli amici italiani: i mitici Giuly e Conca degli Evamente (un gruppo di Cremona) e due loro amici.
La pizzeria mi pare si chiamasse Roberto, ma forse sto solo delirando… Comunque alla fine in pizzeria arrivano solo Giuly, Conca e un loro amico… Loro erano partiti lo stesso nostro giorno, però avevano un appartamento a Cadice, a circa trenta chilometri da Chipiona… Anche loro avevano voglia di rivedere Daniel. La cosa strana di questa pizzeria era che nessuno ti serviva… Tu dovevi andare alla cassa a ordinare e lasciar giù un nome che sarebbe stato chiamato con una specie di megafono quando la pizza sarebbe venuta pronta… Era troppo divertente come cosa e io e Giuly ci siamo fatti chiamare con il nome “John Lennon”… Che ridere quando ci hanno chiamato con quel nome… La pizza era abbastanza piccola ma molto alta e pesante da digerire, esattamente come piacciono a me… Infatti sono stato l’unico a gradirla, anche se nemmeno io l’ho digerita… Tutti insieme siamo andati poi al Koyote, dove abbiamo fatto provare a Giuly e agli altri la famosa piruleta… Poi però si è deciso di passare alla tequila… Qua la serata ha iniziato a degenerare… Pepe ha messo su il nostro cd e io ho iniziato a fumare una sigaretta dietro l’altra… Quello più malconcio sembrava il Forcy, tanto per cambiare… Il bello era che dentro al Koyote c’era molto caldo e fumo ed era molto semplice anche collassare. Il Forcy era già nell’ottica di riportarci a casina e per farlo ha chiesto un caffè al bancone… Il caffè non c’era e allora, deciso, ha preso una bella tequila che gli ha dato il colpo finale… Il Forcy come le altre sere si doveva sempre fare due viaggi perché tutti in macchina non ci stavamo… Quella sera di viaggi ne ha fatti molti di più!!! Mentre portava a casa Elisa, Cresta, Fabiana e Ivan, io restavo là con gli altri… Che nel frattempo avevano già incontrato Daniel che gli aveva proposto di andare a casa sua a dormire… Tanto di posto (sul tetto!!!) ce n’era… Infatti alla fine… Quella sera sul tetto dormirono Forcy, Cresta e i tre di Cádiz!!! La mattina poi, appena svegliati, li abbiamo portati a prendere il pullman… Erano da non vedere… Facce paurose!!! Con loro ci saremmo poi rivisti più avanti a Cadice… Nel loro appartamento e in un locale dove tutti abbiamo bevuto un numero esagerato di tequila.
Mentre sto scrivendo qua fuori dalla finestra si sta facendo buio… Eppure sono solamente le 16 di un lunedì non qualsiasi… Domani riprendo la mia vita lavorativa e non sono per niente sicuro di potercela fare… Fuori sta iniziando a piovere… In Spagna non pioveva mai… Scrivo per tenere vivo il ricordo di questi bellissimi momenti dentro di me… Indimenticabili!
Il giorno dopo, la sera, siamo finalmente andati al Maquee… Il locale in disuso adibito a sala prove degli 8th Of September… Lo stavano facendo diventare un centro sociale. Arrivati là siamo stati subito accolti bene con Coca e rum e cerveza e altre bevande… Là in Spagna tutti uscivano la sera con bottiglia di Coca e bottiglia di rum e poi si facevano i cocktail da soli… Stiamo importando anche qua in Italia quella bella abitudine!!! Siamo entrati belli contenti e io ero curioso di sentirli suonare… Era la prima sera che eravamo in un posto e in una situazione dove ci sentivamo 100% a nostro agio… Il bello era che dopo avremmo pure suonato… Nel locale c’erano una ventina di persone, tutti amici del gruppo! Hanno spento le luci e siamo stati colpiti da un impatto sonoro esagerato benché non avessero amplificato nulla!!!
La chitarra (che, poi ho scoperto, era accordata una tonalità sotto) era molto metallosa e la batteria suonava benissimo, soprattutto la cassa! Il cantato mi ricordava quello dei Deftones… La musica era cattiva e melodica in contemporanea… Poi hanno anche fatto un paio di cover dei mitici Refused! Hanno riacceso le luci… Gli abbiamo fatto i complimenti e ci hanno invitato a tocar insieme a loro… Io e il Cresta abbiamo volentieri accettato… Quando abbiamo preso in mano gli strumenti nella sala c’era assoluto silenzio… Tutti guardavano cosa avremmo fatto! Daniel non aveva ancora finito di lavorare e così abbiamo chiesto al loro batterista di venirci dietro… Ho preso la Gibson in mano e subito ho dovuto decidere di suonare due tasti più in su per via dell’accordatura… Ho iniziato con un bel: «Hey ho, let’s go!». La batteria è partita… Il basso è entrato e poi io ho iniziato a suonare e cantare una versione metallosa di Blitzkrieg Bop degli intramontabili Ramones… La gente seguiva divertita e canticchiando la canzone… Finito il pezzo abbiamo ricevuto più applausi di quelli ricevuti nell’arco di sei mesi qua in Italia!!! Allora abbiamo deciso di improvvisare anche Scambio D’Energia e Cornuto Ma Non Tradito… Alla fine eravamo contentissimi… Era una strana sensazione fare lontanissimo da casa quello che qua in Italia facciamo abitualmente! Dopo aver bevuto ancora un po’ e aver conosciuto altri ragazzi è finalmente arrivato tra noi Daniel… Dopo poco più di un anno ecco riformatisi per l’occasione i “vecchi” Totale Apatia…
Io sono andato alla batteria che aveva solo un tom e ho provato a suonarla… Sarà che era una buona batteria, sarà che ero stracontento e anche un po’ emozionato… Il suono era stupendo! Elisa, Fabiana e Ivan erano pronti con le macchine fotografiche per immortalare un qualcosa che rimarrà dentro a tutti noi per tutta la vita… Daniel è partito con la chitarra e abbiamo suonato (X)… Il pezzo scritto da lui che è anche l’ultima traccia del nostro cd Cavie. È uscita bene nonostante non l’avessimo più suonata da un anno… Poi Daniel ha iniziato un suo nuovo pezzo e io e il Cresta l’abbiamo seguito: «Il fiume trova il mare io trovo la libertà oh oh»; cazzo, dovevamo registrare tutto sul momento… Era uscita molto bene… Poi è stata la volta di Sex & Violence degli Exploited che ai tempi concludeva sempre i nostri concerti… Finito!!!
Eravamo tutti contentissimi e per finire la serata tutti insieme ci siamo spostati al Koyote, dove abbiamo ascoltato ancora il nostro cd e quello dei The Sicks… Quella notte è proseguita finché Daniel a casa sua ha chiesto il silenzio (cosa quasi irrealizzabile) per poter salvaguardare il suo sonno! Quella sera non ho avuto bisogno di sognare perché già pensavo di farlo… Era tutto fantastico…
Riprendo ora a scrivere… È un giorno di metà settimana e io sono a casa da lavoro… Come avevo previsto la ripresa alla vita lavorativa mi ha distrutto… Oggi qua è giorno di mercato, patatine e calamari ovviamente saranno il mio piatto!!!
Le patatine costituivano pure la principale fonte di nutrimento soprattutto per me là in Spagna!!! Il sabato sera eravamo d’accordo con Giuly e gli altri che saremmo andati a trovarli a Cádiz, ci saremmo ubriacati tutti assieme e avremmo poi dormito là nel loro appartamento!!! Purtroppo nulla di tutto questo è accaduto in quanto è successa l’ennesima disavventura al mitico Forcy… Il pomeriggio lui, Cresta ed Elisa sono andati a Jerez a tentare di farsi aggiustare i finestrini elettrici della Golf che erano restati bloccati e ovviamente non si poteva girare così in macchina… Io quel giorno ero comunque ispirato e ho voluto scendere da solo in spiaggia piuttosto che sorbirmi la strada… Mi sono disteso la mia salvietta e cullato da tutti gli splendidi rumori della spiaggia mi sono addormentato… Verso le otto il Cresta e il Forcy mi hanno trovato e mi hanno svegliato… Ero un po’ intontito ma dormire in spiaggia non è come dormire a casa… A casa di Daniel ci aspettavano Fabiana e Ivan… Io ed Elisa ci siamo fermati lì mentre il Forcy e il Cresta hanno deciso di andare a trovare Daniel sul posto di lavoro; verso le nove, Veronica che era lì a casa ha iniziato a chiederci informazioni sul Forcy in quanto era lui che doveva portarla al lavoro… Del Forcy e Cresta però nessuna traccia… A un certo punto una misteriosa telefonata ci rivela il perché del clamoroso ritardo: il Forcy non trovava più la macchina!!! Si sapeva solo che era riuscito nell’impresa di parcheggiare a non più di dieci metri da dove lavora Daniel… Ovvero sul viale più trafficato di Chipiona, pieno di negozi e bancarelle; due ipotesi: o gli avevano fregato la macchina, e lì sarebbero stati cazzi per tornare poi, oppure gliela avevano sequestrata… Verso le nove e mezza i due sono arrivati a casa con la macchina di Daniel a prendere Veronica che nel frattempo stava già trovando l’ennesima scusa da raccontare ai gestori del bar dove lavorava: lì il Cresta ci ha dato la notizia che tutti ci aspettavamo: al Forcy aveva portato via la macchina il carro attrezzi perché aveva parcheggiato in divieto di sosta!!! Classica bravata di Dooooon Forcy!!! Tutti ci siamo tranquillizzati e abbiamo iniziato a rimproverarlo… Lui e il Cresta avevano ora il compito più difficile però, ovvero riuscire a trovare la Guardia Civil e spiegare che era il Forcy il proprietario di quella Golf che neppure aveva i finestrini elettrici che andavano… Verso le undici i due sono arrivati con la macchina e il Forcy se l’è cavata con una misera multa di 30 €… È già pronto a rifarlo adesso!!! Niente, lì abbiamo deciso di farci da mangiare una bella pastasciutta e di lavarci: dal Giuly saremmo andati un altro giorno… La sera dopo era l’ultima sera di Ivan e Fabiana: con loro al pomeriggio si era andati in spiaggia a fargli fare l’ultimo bagnetto!!! Eravamo vicino al porto e l’acqua era una cosa scandalosa, tanto che gli unici a fare il bagnetto sono stati proprio Ivan e Fabiana!!! La sera c’era un concerto, mi sembra a Jerez… Ivan e Fabiana sono restati a casa mentre io ho preso in custodia l’auto del Forcy insieme al Cresta, Elisa e Toto, che era su insieme a noi, mentre Lolo e gli altri suoi amici erano davanti a farci strada… Che ridere in macchina: Toto continuava a parlare e, benché né io né gli altri capissimo un cazzo di quello che diceva, ridevamo e ci divertivamo!!! Arrivati in quel locale di cui non ricordo il nome abbiamo notato subito la scarsità di gente presente: saremo stati in una ventina di persone.
Il primo gruppo erano i Falso Dogma e suonavano un crossover molto incazzato sullo stile dei Linea 77… Avevano pure loro due voci e alla fine del concerto ho preso pure il loro demo; dopo di loro il gruppo che musicalmente ho preferito: erano i Pointing Finger! Venivano dal Portogallo, erano straight edge e suonavano un hardcore velocissimo sullo stile dei mitici Sick Of It All… Erano giovanissimi e saltavano di qua e di là: potere di chi non si ubriaca prima di suonare!!! Ciò che mi ha colpito di loro erano le lunghissime presentazioni alle canzoni che faceva il bassista che, da quanto ho capito, era l’unico che sapesse lo spagnolo… Noi però, non sapendo neppure lo spagnolo, eravamo un po’ stufi di questi lunghi discorsi… Alla fine ho conosciuto il ragazzo che gestiva il loro banchetto e infatti poi ho scambiato tre cd dei nostri con un pacco di roba che aveva in distribuzione, tra i quali anche i Pointing Finger… Ci siamo anche accordati che l’anno prossimo saremmo andati lì noi a suonare… Si vedrà! Finito il concerto abbiamo salutato Toto e gli altri e siamo tornati subito a casa di Daniel, dove era in atto una festicciola per salutare Ivan e Fabiana… Il Forcy era lì con loro in quanto era l’incaricato di portare in aeroporto a Jerez i due italiani!!! Alle quattro, dopo aver tentato di chiudere un occhio, ho svegliato il Forcy, che ovviamente si era addormentato, e gli altri… Alla fine io, Forcy, Elisa abbiamo accompagnato all’aeroporto Ivan e Fabiana, mentre il Cresta ha fatto una bella nottata da solo su un letto a dormire… Neppure lui ci credeva!!! Con disinvoltura il Forcy ha trovato l’aeroporto e dopo aver aspettato l’apertura (alle cinque di mattina) abbiamo iniziato a girarlo e a vedere gli aerei sulla pista: era un piccolo aeroporto e di aerei in pista c’era solo quello che avrebbe portato allo scalo di Madrid Ivan e Fabiana… Verso le sei e mezza, in lacrime, ci siamo salutati con una promessa: se Ivan non l’avessimo più visto la sua collezione di cd sarebbe diventata mia… Alla fine tutto però è andato per il verso giusto e nessuno ha dirottato l’aereo!!!
Tornati a casa io ho deciso di andarmene ancora in spiaggia a dormire… Nessuno mi avrebbe seguito ma il solo pensiero di aver vicino il Forcy non mi lasciava alcun dubbio… A piedi ho cercato il mare… E una volta là ho iniziato a sognare…
Riprendo solamente oggi, domenica 6 ottobre, a scrivere il reportage… Ne è passato ormai di tempo e i ricordi si sono di molto affievoliti, anche perché da allora la mia vita è impazzita e non ho più momenti liberi… Lavoro sempre alla Yakari SpA e faccio sempre biciclettine per bambini, non ci metto mai le selle ma in compenso ci metto nell’imballo i volantini con le date dei Totale Apatia!!! Qua è autunno, c’è buio già alle 18:30 e c’è già la foschia tipica della Pianura Padana… Siamo in Italia! Ora cercherò di ricordarmi gli ultimi giorni, le ultime ore di quella fantastica esperienza…
Ivan e Fabiana erano quindi ritornati in Italia in cinque ore… Noi per altri tre giorni saremmo restati là. Tornato dalla spiaggia sono entrato in casa e sembrava terribilmente vuota… Ma verso le 16 ecco arrivare ancora Meghi e la sorella di Daniel a rallegrarci la giornata… Poi è arrivato anche Daniel e questo è stato il giorno in cui siamo stati più tempo assieme… Ricordo di aver scritto sul suo diario una canzone intitolata La Quiete e qualche altra frase che ribadiva la mia felicità e spensieratezza… Poi Daniel mi ha fatto sentire una sua nuova canzone… Troppo bella!!!
La sera siamo usciti in quattro e siamo andati al Koyote. È stata una serata tranquilla fino a un certo punto… Verso le tre ecco arrivare la telefonata che aspettavamo… A rimpiazzare Ivan e Fabiana sarebbero venute altre quattro persone e precisamente il Gero, il Popo, Jonny e Vipera!!! I primi due li conoscevamo bene ed erano amici del Giuly e degli Evamente… Anche loro conoscevano Daniel e si sarebbero accampati con la tenda nel giardino di casa sua!!! Ecco quindi che verso le tre e mezza di quella notte io e il Forcy siamo andati a prendere i quattro di Cremona proprio davanti al benzinaio come Ivan aveva fatto con noi… Passiamo davanti a un posto di blocco che fortunatamente non ci costringe a fermare la corsa. Arriviamo quindi a casa di Daniel che si era svegliato per accoglierli… Anche qua baci e abbracci, una foto e poi tutti a dormire (soprattutto Daniel…). Siccome la tenda a quell’ora non era possibile montarla, i quattro hanno fatto compagnia a Cresta e Forcy sopra il tetto.
Il risveglio è molto curioso e divertente… C’è un problema: il Forcy non trova il modo per poter scendere dal tetto senza compromettere qualche suo arto… Dopo vari suggerimenti e aiuti ce la fa! Qua inizia la seconda parte della vacanza… La tenda viene montata e il Gero si dimostra un perfetto boy scout!!! È una delle tende più belle che abbia mai visto e poi hanno dietro anche il caffè italiano… Ci si stringe a tavola e ai fornelli il Gero e il Popo ci preparano una bella pastasciutta carbonara… Io stranamente la gradisco anche perché era salatissima. Che vita da signori che stava iniziando… Per me il tempo di cucinare era terminato ed era sicuramente meglio così per tutti. Gli ultimi due giorni, infatti, saremmo stati sempre serviti dai quattro matti di Cremona!!!
Al pomeriggio, su consiglio di Daniel, abbiamo provato a cambiare spiaggia e siamo andati in una spiaggia quasi “selvatica” che era veramente enorme… Era molto bello! Il Vipera è stato il primo a provare l’Oceano in quel punto… Io e il Cresta l’abbiamo seguito ed entrando nell’acqua ci siamo accorti che era impossibile camminare, perché sotto i nostri piedi c’erano sassi appuntiti dappertutto!!! È lì che io ho esclamato: «Sembra di essere al Lago di Garda!!!», ma in cuor mio ero ben conscio di non esserlo, ma di essere nell’Oceano Atlantico, a pochi chilometri dal Marocco!!! Dopo aver preso la razione quotidiana di sole e aver scattato qualche foto siamo ritornati a casa e abbiamo mangiato! Il problema principale era la doccia… Eravamo in otto a doverla fare e infatti quella sera siamo usciti a mezzanotte! Ovviamente abbiamo fatto conoscere ai quattro nuovi arrivati Pepe, Aurora e il Koyote… Piruleta a più non posso ma soprattutto tequila!!! Soprattutto il Gero ci è sembrato abbia gradito la serata… Infatti tornati a casa non aveva proprio intenzione di entrare in tenda… Infatti io dalla finestra lo continuavo a osservare… Infatti lui continuava a fumarsi una sigaretta dietro l’altra… Infatti io poi mi sono addormentato!!!
Non ho dormito un granché anche perché il Forcy, che era giù con me, Cresta ed Elisa, dormiva su un lettino gonfiabile e ogni sua mossa era un terremoto!!! Vabbè… Erano le ultime ore di sonno spagnole…
Il giorno dopo siamo tornati dalla spiaggia presto perché la sera dovevamo raggiungere finalmente Giuly e Conca e gli altri a Cadice! Daniel avrebbe finalmente passato poi una notte tranquilla, perché tutti noi saremmo stati a dormire nel loro appartamento…; arrivati a Cadice ci siamo trovati con loro davanti allo stadio… Il problema era trovare il parcheggio e solo dopo 25 minuti di ricerca ce l’abbiamo fatta!! Giuly ci ha portato in un ristorante pizzeria italiano… O meglio… Che aveva fuori la bandiera italiana. Abbiamo mangiato una bella pizza sempre sullo stile di quelle che piacciono a me e abbiamo anche bevuto vino bianco abbastanza scadente… Di italiani alla fine non ce n’erano dentro lì e neppure le cameriere lo parlavano! Meglio così, anche perché mi ricordo di averle prese per il culo un bel po’!!! Finita la pizza siamo andati in un localino dove tutti hanno iniziato a bere tequila una dietro l’altra, mentre io ho ripiegato sulla cara vecchia vodka alla menta… Nel localino c’era su della musica, tra cui anche la versione in spagnolo di un pezzo di Tiziano Ferro! Inoltre abbiamo incontrato lì altri cremonesi che avevano parenti lì e che già avevamo visto ai nostri concerti… Strano trovarsi lì tutti assieme… Tutti devastati (soprattutto il Vipera) abbiamo quindi raggiunto l’appartamento del Giuly e lì abbiamo assistito alla mitica sboccata del Vipera e successivamente di Giuly… Vipera era disteso all’ingresso della sua camera in mezzo alla porta e con il vomito a dieci centimetri dalla sua testa… Dormiva già! Lì Giuly ha tentato di spostarlo un attimo, ma ovviamente il vomito gli ha procurato una voglia immensa di trovare un water dove poter sboccare a sua volta! Dopo un paio di foto per immortalare quei momenti, le luci si sono spente e anche la tv dove proiettavano filmati semiporno è stata zittita e quindi spenta. Quella notte ho dormito sul pavimento… E al mio risveglio le ossa erano andate!!! Dopo aver fatto colazione in un bar lì vicino, abbiamo preso la strada del ritorno a Chipiona… Ovviamente abbiamo sbagliato strada e dopo circa tre ore siamo arrivati a destinazione… Cazzate rispetto al viaggio di andata!!!
Lì si è capito che la nostra esperienza in Spagna era giunta alla fine e infatti quel pomeriggio serpeggiava già un’intensa malinconia, anche se Gero e compagni la allontanavano un po’. L’ultima cena, l’ultima doccia bollente, le ultime bevute, le ultime foto…
Come veri turisti modello, prima di cena io, Cresta ed Elisa siamo tornati sul viale pieno di negozi e abbiamo acquistato un po’ di regalini e ricordini molto strani e interessanti… Abbiamo preso una lampada stupenda da regalare a Daniel che ci ha ospitato e sopportato per quei caldi e intensi giorni d’agosto… Per fargli una bella sorpresa gli abbiamo messo la lampada vicino al letto, accesa, e così al suo ritorno avrebbe intravisto dalla finestra delle chiazze di luce proiettate sulle pareti di camera sua… Da spiegare è difficile ma l’immagine era veramente fantastica e piena di sentimento.
La serata è stata poi dedicata soprattutto ai saluti… Toto, Lolo…
Pepe e Aurora… Il tabaccaio della piazzetta del Koyote… È stata, penso, la mia serata più sobria e malinconica dall’arrivo in Spagna. Mi vedevo già le solite facce, il capo sul lavoro, la fabbrica, i ritmi frenetici della mia solita vita italiana… Che brutta storia.
Ci siamo addormentati tutti senza problemi e io la mattina verso le otto penso di avere fatto un sogno strabello: mi sono sentito accarezzare le guance dal vento, ho sentito un brivido lungo tutto il corpo, ho aperto gli occhi e mi sono visto Daniel e Veronica abbracciati con un immenso sorriso che rincorrevano Jamy e Tanai per la casa… L’espressione di Daniel rimarrà per sempre nei miei ricordi; nulla a che vedere con quella che mi rimaneva dagli ultimi periodi trascorsi in Italia… L’espressione di Daniel lasciava trasparire una nuova vita cercata, sudata e trovata e nei suoi pensieri una ritrovata libertà… Lo vedevi a posto con la sua anima.
Mi ricorderò per sempre di quel sogno che mi sembrava troppo reale… Daniel non ci mancherai perché per noi sei sempre qua vicino e non sei mai partito… Siamo troppo contenti per te e per come sei andato via… A presto, caro amico!
Che bello rivivere quell’estate! Grande McA, sempre avanti! 💪
Alé Russu! 🐁