Asso di cuori
Volete davvero avventurarvi nei meandri del popolare quartiere Villetta? Siete sicuri di non temere nulla? Riflettete bene, o avvertiti, poiché, mosso l’ultimo passo, questo vi si parerà innanzi: il Bar Giardino! The real barraccio! Dove entrando non potrete sottrarvi allo sguardo di lui… Tony: l’uomo dagli occhi di distillato. A lui dovrete ordinare da bere e allora non potrete più sfuggire al suo sguardo inquisitore, potrete soltanto sperare che la sua vena malinconica abbia la meglio su quella lungimirante, soltanto così potrete salvarvi da una delle spieghe a caso che vi potrebbero essere propinate, considerando che se è serata vi potrebbe portare allo sfinimento rendendovi partecipi di tutte le sue più recenti paranoie. Se vi va bene vi dice solo «Ciao». Di solito è così. Di solito trovi il pienone tra le 21:30 e le 23:00 circa. La noia prende normalmente il sopravvento durante la seconda tappa del Cremonapalloza Tour, ovvero L’Angolo dei Templari, ma alcuni personaggi particolarmente sensibili alle seratacce cominciano a lamentarsi già qui.
Ma venite, venite a sedervi, portatevi dietro il vostro amaro Braulio, vi sembrerà addirittura più unto del solito, dal gusto strano, ma non vi preoccupate, è soltanto l’arredamento che regala splendide sensation, come non ne potevate sentire dagli anni Ottanta. Sì, è un posto carico di nostalgia il Bar Giardino, dove puoi bere o giocare al Lotto mai vincendo, un rifugio dove dietro al bancone, in fondo, nonostante le spieghe, trovi un amico o al massimo i suoi due figli fichissimi, ma non la moglie, che è sempre incazzata e allora sì, ti passa un po’ la voglia di venirci. Ma alla fine ritorni, perché solo seduto dietro ai finestroni del Bar Giardino puoi sentirti come un manichino in vetrina, una sensazione finissima… Solo al Bar Giardino stai così bene con gli amici, ed è sicuro che trovi da sederti: c’è mai nessuno.
Insomma, un locale che nel suo piccolo ha fatto la storia di questo Paese, ma che preferisce rimanere al margine, nascosto come un vero abitante della periferia, anche perché se ci va troppa gente è facile che al Tony ghe gira le bale!
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