Giuliano Palma & The Bluebeaters – Live @ Fillmore, Cortemaggiore (PC), 09/12/2005
Arrivo al Fillmore alle ore 22:00 circa (cazzo, siamo in ritardo!). Una valanga di gente all’entrata spinge per cercare di entrare e io penso: Beh, ma tanto noi siamo fighi e abbiamo il voucher che ci salva dalla coda…, e invece no, perché ’sto voucher ce l’hanno tutti e quindi mi tocca abbandonare l’idea di essere una privilegiata e spingere tanto quanto gli altri comuni mortali…
Fa un freddo cane, ma fortunatamente riesco a non congelarmi nell’attesa grazie a Loco che, sfruttando i suoi innumerevoli anni di kung fu, in questi casi riesce a essere meglio di un ariete.
Entro.
Quanta gente a vedere i Bluebeaters!… Sapevo che erano abbastanza famosi ma li ho sempre considerati “di nicchia”… E anche qui devo arrendermi all’idea di non essere stata poi così originale nell’aver scelto di passare la sera del mio compleanno a un loro concerto.
L’attesa non è lunghissima e già dopo le prime note la gente comincia a ballare… Fico! Stando sui gradini vedo bene il palco ma non riesco a ballare senza essere continuamente spintonata da chi passa con in mano bicchieri di birra che attentano al mio maglioncino… Infatti, se prima il terrore era quello di essere strinata con qualche sigaretta, ora che non si può più fumare nei luoghi pubblici temo di essere lavata con bicchieri ricolmi di tisana al luppolo, con a seguire il classico Ops, scusa!… Scusa un cazzo!
Vabbè, allora decido di spingermi verso il palco, ché se devo essere calpestata almeno sono proprio davanti!
Giuliano Palma, anche se un po’ invecchiato e ingrassato, è sempre un gran figo… E che musicisti!… Una tromba, un sax, batteria, pianoforte, basso, due chitarre e voce grandiosa…
Non ricordo la sequenza esatta delle canzoni, ma ho apprezzato molto l’omaggio fatto a John Lennon (Jealous Guy) e la canzone cantata da Bunna, cantante degli Africa Unite e personaggio amatissimo dai “fillmorini”, che hanno continuamente inneggiato al suo nome e a quello di Giuliano… Gli altri componenti della band, anche loro facenti tutti parte di altri gruppi, sono meno conosciuti ma ugualmente validi in quanto a professionalità.
Lo spettacolo è davvero di qualità, loro sanno come far ballare e divertire la gente che li ascolta. Mi guardo attorno e, nonostante non abbia più vicino nessuno dei miei amici, non mi sento a disagio. Tutti ballano, saltano, cantano con il sorriso perennemente stampato sulla bocca.
Verso la fine del concerto, purtroppo, un gruppo di alcolisti, neanche tanto anonimi, si è divertito a pogare e rompere i maroni a chi in prima fila si divertiva a ballare senza disturbare nessuno. Giuliano Palma e il chitarrista Fabio Merigo, sensibili alla cosa, hanno rimproverato gli imbecilli ricordando che in prima fila ci sono soprattutto un sacco di signorine che vanno trattate con rispetto… Ovviamente questo ha causato la trasformazione degli occhi di tutte noi, che dalla tipica forma a sfera sono passati a quella a cuore!
La serata si conclude con Messico E Nuvole (con la quale hanno lanciato il loro nuovo album). Dopo aver finto di andarsene, i Bluebeaters riappaiono sul palco, regalandoci Wonderful Life, cantata a squarciagola da tutto il pubblico, ormai stremato ma felice.
Proprio una bella serata!… Soddisfatta di aver trascorso un’ora e mezza circa del giorno del mio compleanno in questo modo, aspetto di poter andare sul palco a salutare il mio amico Fabio (il chitarrista).
Grazie alla complicità di Manuel, che stava facendo il service (ma allora nella vita fa altro oltre a cucinare asado!…), mi intrufolo dietro il sipario e incontro il mio amico che mi aveva già sgamato e salutato all’inizio del concerto davanti al palco.
Chiacchiero con lui pochissimo per paura di rompere le scatole, ma ho avuto comunque il tempo di fargli i complimenti, meritatissimi.
Bene, è l’una e me ne torno a casa serena e contenta.
…Quasi quasi me lo compro, il loro nuovo cd…