Stone Temple Pilots - Shangri-La Dee Da
Gli Stone Temple Pilots continuano la loro corsa, nonostante gli inconvenienti che ne hanno minato la carriera (la “fine” del grunge e gli abusi ben noti del cantante Scott Weiland), proponendo un altro buon disco che sicuramente non è ai livelli dei primi album, ma che rimane comunque di gran lunga superiore a quanto offre il mercato musicale attualmente.
Come nelle precedenti uscite, la presenza vocale di Weiland è a dir poco fenomenale, mentre sembrano poco incisive le melodie dei fratelli DeLeo, che riescono a scuotere soprattutto nelle prime canzoni (Dumb Love, Coma, Hollywood Bitch), continuando con delle discrete canzoni lente, che però non arricchiscono il disco, forse perché il confronto con le più famose del passato è perso in partenza.
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