Circolo Arci Persichello, sabato 20 luglio incontro con Raffaele Ariano, cena e concerto degli Oghene Damba
Il docente universitario, colpito nel 2018 da minacce e insulti online, ospite per un dibattito. L’iniziativa è in collaborazione con Cremonapalloza
Macchina del fango e squadrismo digitale: questo il titolo del dibattito che vedrà Raffaele Ariano, docente universitario di Storia della filosofia contemporanea, ospite del Circolo Arci Persichello per una serata in collaborazione con l’Associazione Cremonapalloza. Prima ancora di Associazione, Cremonapalloza è stata una community locale sul web: sul suo Forum si è mossa molta della vita culturale – e non solo – cittadina negli anni precedenti al dominio dei social network, e di quella piattaforma online Ariano, assieme a tanti altri, è stato assiduo frequentatore. L’incontro è fissato per sabato 20 luglio, alle 19:00, proprio presso il Circolo Arci di Persico Dosimo, in Largo Ostiano, 72 (ingresso con tessera Arci 2018-2019).
Il 7 agosto 2018, tramite un post su Facebook, Ariano denunciò l’annuncio razzista che una capotreno fece sulla tratta Milano-Mantova e, nella settimana che seguì a tale gesto, oltre a solidarietà e sostegno, Raffaele ricevette decine di migliaia di commenti, tra minacce e insulti, causati dalla reazione del Ministro Salvini, che pubblicò sulla propria pagina ufficiale il collegamento diretto al profilo di Ariano, invitando i suoi fedelissimi a riversare il proprio odio su chi aveva scelto di non lasciar passare un episodio di razzismo. Di recente, Ariano è stato intervistato da Gad Lerner all’interno della trasmissione L’approdo, su Rai 3, per raccontare quei fatti a un anno di distanza.
Dopo l’incontro, alle 20:00 circa, è in programma un momento conviviale con cena a sottoscrizione (è gradita la prenotazione: per aderire è sufficiente scrivere all’indirizzo arcipersichello@gmail.com).
Concluderà la ricca serata, alle 21:00, il concerto degli Oghene Damba, gruppo di percussioni africane formato da ragazzi provenienti da vari Paesi del continente. L’ensemble si autodefinisce Cremona Boys Musical Theater e si esibisce abitualmente a titolo volontario in varie feste e iniziative della città. Al valore musicale del gruppo si aggiunge il plusvalore legato alla socializzazione e all’integrazione: suonare insieme, condividere i canti e la danza sono alcune tra le attività che meglio favoriscono l’integrazione, a maggior ragione in un momento storico in cui il tema delle migrazioni si pone con forza.
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