Arte Cremona

Dieci anni di CRAC

I primi dieci anni del CRAC raccontati attraverso documenti, video e immagini, un anticipo di un corposo evento che si sta preparando per il prossimo autunno.

CRAC – Centro Ricerca Arte Contemporanea
Liceo Artistico Statale Bruno Munari – Cremona
10º 2004 | 2014
Immagini, video, documenti dall’archivio CRAC
Dall’11 al 30 gennaio 2014
Opening e laboratori | sabato 11 gennaio, ore 18:00

Nel 2014, il CRAC compie dieci anni di attività, un’occasione che anticipa, in modo sintetico, ciò che sarà invece mostrato in un corposo evento che si sta preparando per il prossimo autunno. Attraverso documenti, video e immagini, si può avere un’idea di ciò che è conservato nell’archivio del Centro e della singolarità di un contenitore culturale nato in una scuola, di come, attraverso l’attivazione di un progetto sull’arte contemporanea, si siano prodotte riflessioni sulla didattica, sui modelli educativi alternativi, sull’idea di formazione. La storia scorre tra eventi e progetti, ma soprattutto si parla delle persone che sono state protagoniste di questa umana avventura, della comunità scuola, degli incontri, delle testimonianze degli artisti e dei curatori, delle difficoltà e delle resistenze a proseguire nell’esperienza. Il lavoro prodotto all’interno di un contenitore così anomalo è stato quello di immaginare la scuola come un centro di produzione di idee aperto e plurale, un territorio meticcio che tenta di ridare voce a un luogo di esistenze smarrite, per essere parte attiva dei fatti di una comunità e della città. Probabilmente si può identificare questa pratica in quello che Pier Luigi Sacco chiama «processo di cultural planning», quando parla di Arte Pubblica, cioè «la capacità di integrare gli interventi all’interno di una strategia complessiva di mobilitazione culturale di un territorio». Si potrebbe parlare del contenitore CRAC proprio in questi termini, cioè di un progetto di arte pubblica in divenire, una sperimentazione permanente che dalla scuola si estende alla città, nel tentativo di costruire una fitta rete di relazioni tra comunità diversificate. In questo senso la comunità scuola non è solo un sistema integrato, ma un sistema formativo interagente. La nostra riflessione e la nostra azione sono un tentativo di re-immaginare l’educazione, la formazione e l’arte come mezzi, per attivare canali relazionali fuori dagli spazi artefatti standardizzati e mercificati che obbediscono alla legge del profitto; probabilmente, come ci suggerisce Paolo Perticari, il fine è di allenarsi a modi di vita che favoriscano forme estreme e clandestine, se si vuole sfuggire all’impero del prevedibile. Questa è la società del sapere: milioni di persone quotidianamente operano nel settore dell’educativo, del cosiddetto “educational”, e da qui nasce l’importanza, in questi anni, di iniziare a riflettere sull’educativo in un senso generale, sull’educativo inteso come qualcosa che non è solo un oggetto storico didattico, gnoseologico, ma può essere considerato come un oggetto teorico concreto. Le pratiche dell’educativo e le pratiche artistiche contemporanee coincidono, il nostro impegno negli ultimi dieci anni ha prodotto forme di riflessione e di azione intorno all’educativo e alle pratiche artistiche, per dirla con Bourriaud, per «inventarci strumenti più efficaci e punti di vista più corretti, per capire le trasformazioni che operano oggi nel campo del sociale». Non si possono immaginare le pratiche dell’educativo e le pratiche artistiche contemporanee senza comprendere le profonde trasformazioni prodotte dalla globalizzazione; occorre chiedersi come vedere le diverse pratiche, l’arte, la scuola, la produzione culturale, e cioè il modo di portare al linguaggio tanto la società quanto le singole maniere di stare insieme, la socialità in quanto tale. Per la serata dell’inaugurazione, che coincide con la giornata della scuola aperta – sabato 11 gennaio, ore 18:00 –, sono stati predisposti dei laboratori guidati dagli studenti, a cui potranno partecipare i genitori e tutto il nostro pubblico abituale. Durante il periodo di permanenza della mostra, le scuole o singoli gruppi possono prenotare le visite e i laboratori.

CRAC – Centro Ricerca Arte Contemporanea
Liceo Artistico Statale Bruno Munari
Via XI Febbraio, 80 – Cremona
tel./fax 0372 34190
mobile 347 7798839
crac.cremona@artisticomunari.it
www.crac-cremona.org

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