le recensioni musicali sono sempre ostiche, eppure quando sono sincere (positive o negative che siano) fanno più bene a un gruppo di un template delle "riviste" di settore o di un comunicato stampa di un'agenzia di booking...
regola numero uno: ascoltare prima di decidere "faccio la recensione"
regola numero due: il primo che arriva il posto è suo
detto questo, chi vuole, può recensire e una volta fatta la recensione (che sia degna di tale nome neh...) comparirà su cremonapalloza.org (e magari altrove...)
prima sfida:
ERMES 2015 - by ERMES
Recensioni DIY
Moderatore: McA
- Sgt.Pepper
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Cosa vorresti dirmi? Che sai anche parlare male di alcuni dischi?
Senti un po' McA, ci sarà il Record Store Day 2020 e ci sono almeno due uscite veramente fighe.
Vedi di scegliere con saggezza le tue prossime fatiche.
Be', sì, il mio è un omaggio alla scrittura di Alfredo Traps (non so se hai presente), autore di recensioni straordinarie tipo questa e questa.Sgt.Pepper ha scritto: ↑19/11/2020, 11:12Cosa vorresti dirmi? Che sai anche parlare male di alcuni dischi?
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
- Sgt.Pepper
- Esperto
- Messaggi: 469
- Iscritto il: 02/04/2008, 17:16
Sgt.Pepper, perché non scrivi in questo topic qualche riga sui tuoi recenti, stupendi acquisti musicali?
Non sto parlando di recensioni lunghe e articolate sul sito; basterebbe qualche tua impressione sparsa.
Non sto parlando di recensioni lunghe e articolate sul sito; basterebbe qualche tua impressione sparsa.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Non a caso ho raccolto il testimone proprio nel 2015.
Scherzi a parte, purtroppo il titolo più scontato era anche il migliore per descrivere il topic.
Scherzi a parte, purtroppo il titolo più scontato era anche il migliore per descrivere il topic.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Oggi mi sono ritrovato a canticchiare tra me e me sofreshsocleanclean.
Non è certo la prima volta che mi capita, è un refrain che mi sembra di avere in testa da sempre, ma a questo giro mi sono detto: ma ascoltiamoci l'album! e così ho fatto.
Stankonia degli OutKast
Che disco!
I due singoloni, la epifanica "So Fresh, So Clean" e l'altrettanto famosa "Ms. Jackson", mi sembra di averli in testa da sempre. Eppure non ricordo di aver mai avuto il disco.
Una sensazione simile a quella che da bambino / adolescente mi capitava quando ascoltavo un album a me sconosciuto e arrivato alla canzone famosa esclamavo: ma questa la conosco! Magari più volte nello stesso album...
Pensavo che questi brani degli OutKast fossero nel disco che contiene la celeberrima "Hey Ya!" e invece appaiono in questo album del 2000 che, anche nell'ascolto complessivo funziona molto bene, variando continuamente e senza mai stancarmi.
Bravi! Voto 8
Non è certo la prima volta che mi capita, è un refrain che mi sembra di avere in testa da sempre, ma a questo giro mi sono detto: ma ascoltiamoci l'album! e così ho fatto.
Stankonia degli OutKast
Che disco!
I due singoloni, la epifanica "So Fresh, So Clean" e l'altrettanto famosa "Ms. Jackson", mi sembra di averli in testa da sempre. Eppure non ricordo di aver mai avuto il disco.
Una sensazione simile a quella che da bambino / adolescente mi capitava quando ascoltavo un album a me sconosciuto e arrivato alla canzone famosa esclamavo: ma questa la conosco! Magari più volte nello stesso album...
Pensavo che questi brani degli OutKast fossero nel disco che contiene la celeberrima "Hey Ya!" e invece appaiono in questo album del 2000 che, anche nell'ascolto complessivo funziona molto bene, variando continuamente e senza mai stancarmi.
Bravi! Voto 8
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Stamattina, per celebrare l'uscita odierna di un disco di cui ho firmato la veste grafica, me lo sono ascoltato. E fin qui.
Nel tardo pomeriggio, però, ho avuto la saggia idea, per la par condicio cuginesca, di mettere nel lettore cd (per la prima volta) un album di cui mia cugina Eta ha curato layout, illustrazioni e lettering di copertina: parlo di Memory Fire, di Jules Chanson & The Time Nomads (pubblicato nel 2017).
Santo cielo, che bel trip! Una badilata nella ghigna di 76:58 di rock di qualsiasi genere, con una prevalenza di prog e psichedelia, ma con dentro etno, folk, musica ambientale e chi più ne ha più ne metta. Il minutaggio da doppio d'altri tempi si deve alla durata oceanica della traccia centrale, Hold On To Your Soul (e aggrappiamoci veramente), che si prende 35 minuti abbondanti per dire ciò che deve, e quei 35 minuti abbondanti servono tutti.
Insomma: sono arrivato per la copertina (e per il fatto che sulla seconda canzone, Blood Money, suona la batteria Felipe Iturrieta, che di Eta è compagno), sono rimasto per la musica. Non oso immaginare lo sforzo di concepire e realizzare un disco simile, con duemila strumenti e strumentisti, per giunta al difuori di qualsiasi sostegno discografico. Sorprendente, sul serio.
Affrontatelo solo se avete tempo e voglia di ritagliarvi l'ora e un quarto necessaria a un ascolto attento e immersivo: di sottofondo, non ha senso.
Nel tardo pomeriggio, però, ho avuto la saggia idea, per la par condicio cuginesca, di mettere nel lettore cd (per la prima volta) un album di cui mia cugina Eta ha curato layout, illustrazioni e lettering di copertina: parlo di Memory Fire, di Jules Chanson & The Time Nomads (pubblicato nel 2017).
Santo cielo, che bel trip! Una badilata nella ghigna di 76:58 di rock di qualsiasi genere, con una prevalenza di prog e psichedelia, ma con dentro etno, folk, musica ambientale e chi più ne ha più ne metta. Il minutaggio da doppio d'altri tempi si deve alla durata oceanica della traccia centrale, Hold On To Your Soul (e aggrappiamoci veramente), che si prende 35 minuti abbondanti per dire ciò che deve, e quei 35 minuti abbondanti servono tutti.
Insomma: sono arrivato per la copertina (e per il fatto che sulla seconda canzone, Blood Money, suona la batteria Felipe Iturrieta, che di Eta è compagno), sono rimasto per la musica. Non oso immaginare lo sforzo di concepire e realizzare un disco simile, con duemila strumenti e strumentisti, per giunta al difuori di qualsiasi sostegno discografico. Sorprendente, sul serio.
Affrontatelo solo se avete tempo e voglia di ritagliarvi l'ora e un quarto necessaria a un ascolto attento e immersivo: di sottofondo, non ha senso.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Tre dischi del 1958, ovvero 63 anni fa, impressionante!
63 anni prima dell'incisione di questi dischi, il disco veniva inventato!
I primi 78 giri sono infatti del 1895.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
E ne ho diversi altri, sempre dell'etichetta Astraphon Superdisco, che fu attiva dal 1957 fino al 1960 o poco di più.
I dischi sono peraltro (in massima parte) in condizioni dignitose, sia per conservazione della copertina, sia all'ascolto.
Su questo dato non avevo fatto mente locale e risulta impressionante per me: andando a sensazione, avrei pensato che la possibilità di registrare/riprodurre suoni precedesse di parecchio quella di registrare/riprodurre immagini, e invece grammofono e cinematografo sono quasi coevi, e dischi e film lo sono precisamente.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Esatto. A differenza del fronte di copertina, Vero Amore è citata per prima sul retro e, sull'etichetta, compare sul lato A.
Immagino che comunicare per tempo la scelta di invertire i due brani sia stato impossibile: la copertina era già in stampa.
Non mi stupisco: errori del genere si verificano anche oggi. Anzi, mi verrebbe da dire: strano che all'epoca fossero così pochi.
Immagino che comunicare per tempo la scelta di invertire i due brani sia stato impossibile: la copertina era già in stampa.
Non mi stupisco: errori del genere si verificano anche oggi. Anzi, mi verrebbe da dire: strano che all'epoca fossero così pochi.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Per quanto breve sia la recensione, nel parlare di un disco e di un gruppo così non si può non usare il termine seminale.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Hai ragione: nel caso specifico delle (mi piace il femminile) New York Dolls potevo senz'altro spendere l'aggettivo.
D'altro canto, sono felice di ripetermi poco: ho definito seminali solo gli Hüsker Dü nella recensione del disco di Gab De La Vega.
Su oltre trecento recensioni fulminee, aver usato solo una volta il termine più abusato nel mondo della critica musicale è motivo d'orgoglio.
D'altro canto, sono felice di ripetermi poco: ho definito seminali solo gli Hüsker Dü nella recensione del disco di Gab De La Vega.
Su oltre trecento recensioni fulminee, aver usato solo una volta il termine più abusato nel mondo della critica musicale è motivo d'orgoglio.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Non voglio fartelo credere! L'album è del 1986; ne avrò sentito parlare per la prima volta nel '93 all'incirca, quando i supporti si dividevano tra cd originali (pochi) e cassette copiate (molte).
Epoca infantile e mangiadischi arancione a parte, è solo nel 2015 che ho acquisito un giradischi serio (avevo una fonovaligia bella scassata) e ho iniziato ad ascoltare vinili con continuità.
Quindi, per rispondere alla tua domanda, ho aspettato un po' meno di trent'anni per acquistare questo disco sul supporto per cui fu originariamente concepito, peraltro il supporto migliore.
Aggiungo che la mia edizione è incisa a 33 giri con quattro canzoni per lato; Schintu The Wretched mi diceva che lui ne ha una su due dischi, con solo due canzoni per lato, incisa a 45 giri.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
TOP!McA ha scritto: ↑30/12/2021, 22:00Non voglio fartelo credere! L'album è del 1986; ne avrò sentito parlare per la prima volta nel '93 all'incirca, quando i supporti si dividevano tra cd originali (pochi) e cassette copiate (molte).
Epoca infantile e mangiadischi arancione a parte, è solo nel 2015 che ho acquisito un giradischi serio (avevo una fonovaligia bella scassata) e ho iniziato ad ascoltare vinili con continuità.
Quindi, per rispondere alla tua domanda, ho aspettato un po' meno di trent'anni per acquistare questo disco sul supporto per cui fu originariamente concepito, peraltro il supporto migliore.
Aggiungo che la mia edizione è incisa a 33 giri con quattro canzoni per lato; Schintu The Wretched mi diceva che lui ne ha una su due dischi, con solo due canzoni per lato, incisa a 45 giri.