LUNEDI' 1 marzo 2010
dalle ore 17.00
presidio davanti Istituto ITIS Torriani di Cremona,
sede dell'Assemblea AATO nella quale si voterà una delibera che sancisce ufficialmente
l'inizio del percorso che porterà entro l'anno alla
privatizzazione del servizio idrico provinciale.
dalle ore 17.00
presidio davanti Istituto ITIS Torriani di Cremona,
sede dell'Assemblea AATO nella quale si voterà una delibera che sancisce ufficialmente
l'inizio del percorso che porterà entro l'anno alla
privatizzazione del servizio idrico provinciale.
Cari acquainsorgenti,
vi abbiamo già aggiornato sulla situazione pesante che si verifica in questi giorni a Cremona. Siamo a un passo dalla privatizzazione ex-art.23bis, che verrà quasi certamente votata lunedì pomeriggio, in quanto PD e PdL sono strettamente uniti nel pretenderla e stanno facendo (in particolare il PD) una vergognosa azione di lobbing in queste ore su tutti i sindaci per tenerli compatti per il sì. Questo perché i dubbi tra i sindaci, di ogni colore politico, si stanno diffondendo velocemente.
Noi saremo lunedì al presidio davanti alla sede dell'assemblea (Istituto ITIS Torriani di Cremona, ore 17.00 in poi). Chi può venire venga. Ribadiamo che la bandiera sarà una e una sola, lo striscione del Comitato Acqua Pubblica di Cremona. Ogni altra bandiera non è gradita.
per il Comitato Acqua Pubblica Cremona
Giampiero Carotti
Sotto la mail inviata ai Sindaci dei Comuni della provincia di Cremona.
Acqua Bene Comune ha scritto:Egregio sig. Sindaco
Lunedì 1° marzo Lei parteciperà ad una assemblea AATO nella quale Le verrà chiesto di votare una delibera che sancisce ufficialmente l'inizio del percorso che porterà entro l'anno alla privatizzazione del servizio idrico provinciale.
Il Comitato Acqua Pubblica Cremona, aderente al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua — una rete associativa cui aderiscono più di settanta organizzazioni nazionali e più di mille comitati territoriali — Le ha inviato nei giorni scorsi una proposta di gestione del Servizio Idrico Integrato alternativa a quella che verrà presentata dal presidente Salini e dalle aziende. Tale proposta è stata presentata al cda dell'AATO.
Il presidente Salini ha deciso di non prendere in considerazione alcuna alternativa e di portare in assemblea solo la propria, chiedendo a Lei di approvarla; in questi giorni da parte loro le aziende hanno compiuto una operazione di lobbing con una vergognosa invasione di campo, come se competesse loro fare scelte politiche e non a Lei in quanto rappresentante diretto dei suoi cittadini. Noi riteniamo che la proposta di privatizzazione del 40 per cento del servizio sia sbagliata come fondamento, trasformando in merce un diritto dei cittadini, ma sia anche estremamente rischiosa in termini pratici, sia per le aziende che per i lavoratori.
Ribadiamo che la proposta del Comitato, come riportato più volte dalla stampa locale in questi giorni e come Le verrà ribadito lunedì al presidio organizzato dal Comitato, è assolutamente percorribile sia dal punto di vista giuridico che economico ed è sostenuta da pareri di esperti giuristi ed economisti di fama nazionale ed europea. Infatti altrove in Italia sta già diventando realtà. Perché da noi viene giudicata irrealizzabile?
Pertanto, in previsione della discussione di tale provvedimento in Assemblea, Le chiediamo:
- di votare contro l'adozione della delibera proposta dal presidente Salini e dalle aziende, chiedendone il ritiro: tenga presente che se essa verrà approvata, tornare indietro o esplorare altre alternative diverrà praticamente impossibile;
- di richiedere una ulteriore istruttoria che approfondisca la fattibilità giuridico-economica delle proposte alternative; noi siamo pronti a mettere a disposizione gli esperti del Forum Nazionale dei Movimenti per l'Acqua e tutto il nostro aiuto.
Le ricordiamo che il Comitato Acqua Pubblica ha già in previsione per il prossimo 22 marzo (giornata mondiale dell'acqua) un incontro pubblico con un esperto del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua: speriamo che Lei deciderà di intervenire, così come speriamo che decideranno di essere presenti anche coloro che sostengono, legittimamente, altre soluzioni, compresi quindi il presidente Salini e i presidenti delle aziende. Sarà un'utile occasione di confronto che riteniamo importante per decidere il futuro di un bene prezioso come l'acqua Sua e dei Suoi cittadini. Attendere poche settimane a decidere non pregiudicherà di certo l'eventuale indizione della gara. Ma La preghiamo di non prendere decisioni prima di essersi chiarito il quadro completo delle possibilità e di aver soppesato i rischi di ognuna.
Inoltre non dimentichi che almeno tre elementi consigliano vivamente di non affrettarsi ad applicare l'art.23bis: tale articolo è infatti accusato formalmente di incostituzionalità da parte di ben cinque regioni; tra poche settimane in tutta Italia si avvierà la raccolta delle firme per un referendum nazionale per l'abolizione di quella norma; il governo sta progettando l'abolizione degli AATO (e se avverrà Lei potrà dire addio alle Sue capacità di controllo sul servizio idrico).
Noi non ci siamo mai sottratti al confronto ed al dibattito; sono altri che ci hanno sempre negato questa possibilità.
Ciò che le chiediamo è di dare una possibilità alla tutela dei Suoi diritti, che sono i diritti di tutti i cittadini alla salvaguardia di un bene comune.
In ogni caso, come cittadino che ha a cuore il destino della "sua" acqua, Le ricordo che
Se vota la privatizzazione dell’acqua lo fa non in mio nome!
Si tratta della definitiva mercificazione di un bene essenziale alla vita!
Si tratta della definitiva consegna al mercato di un diritto umano universale!
Colgo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti.
Nome Cognone (o Associazione)
Città